Troppi passaggi in auto sotto casa della ex convivente possono configurare il reato di stalking. Lo ha stabilito il tribunale di Cuneo, condannando a due anni di reclusione un imputato.
L’uomo era già stato processato e condannato per il tentato omicidio della stessa donna, avvenuto nel 2014 a Caraglio: in quell’occasione, i carabinieri lo avevano bloccato e disarmato appena prima che si avventasse su di lei con un piccone. Dopo l’uscita dal carcere la vittima lo ha avvistato in molteplici occasioni, mentre transitava in auto o parcheggiava davanti alla sua abitazione.
L’uomo, segnalato anche davanti a casa dell’ex suocero a diversi chilometri di distanza, non aveva mai rivolto la parola né a lei né alla figlia, ma i frequenti incontri hanno generato uno stato di paura nella persona offesa. Per questo l’accusa aveva chiesto la pena di due anni e sei mesi. Il giudice ha imposto oltre alla pena detentiva un risarcimento di diecimila euro e confermato la misura degli arresti domiciliari, già in vigore, fino al prossimo giugno.
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