Dalla guerra al covid a vittima di una truffa web, Matteo Bassetti e l’autogol di Facebook che blocca la denuncia

Matteo Bassetti: dalla guerra anti covid a vittima della grande truffa sul web. Apri il video o accendi il telefonino e ti appare lui, rassicurante, camice bianco, appoggiato alla scrivania del suo studio di supereroe anti Covid.

Matteo Bassetti, direttore della cattedra di Malattie Infettive a Genova, uno dei volti che da tre anni è entrato stabilmente nella casa di tutti. Ma questa volta non è il Covid di cui parla il testo che lo segue e il titolo che lo lancia. Questa volta Bassetti lotta contro le “malattie articolari”, racconta la sua battaglia, entra nel personale spiegando che con la sua ricerca ha salvato da quella malattia totalmente invalidante niente meno che sua moglie Maria.

L’intervista è molto personale, dettagliata, quasi confidenziale, presentata come uno scoop: il grande medico che vela l’ultima sua scoperta. Non potete non fidarvi di lui e quindi comprate la pomata, frutto della sua scoperta, corredata da termini scientifici, indecifrabili per i pazienti ansiosi ma così rassicuranti con quel medico di successo che li ha elencati.

Riaccendi il video e il telefonino e rieccolo Matteo Bassetti, stessa foto, stessa posa rassicurante. Ma adesso lui ti raccomanda un determinato prodotto per “purificare” le tue vene. “Basta che ne bevi due bicchieri al giorno e le tue vene tornano come nuove.” Sempre firmato Bassetti.

Ecco la super truffa, che secondo gli esperti supera per portata economica qualsiasi altra.

Usare l’immagine popolare, rassicurante, di un personaggio come Bassetti per convincere a comprare on line un presunto prodotto farmaceutico. Bassetti funziona per curare qualsiasi patologia, altro che limitarsi al Covid e ai virus pandemici, alle varianti. La truffa è gigante e senza confini medici.

“E’ un bombardamento, una valanga, ti racconta lui dal suo ufficio nell’Ospedale di san Martino, tra lo sconsolato e il furioso. Vengo usato a tappeto, compaio in centinaia di siti, di cui è difficile anche trovare la collocazione, siti bulgari, due giorni fa perfino uno indiano, nei quali la mia immagine è accostata ai prodotti più disparati. E’ una truffa colossale che non si ferma. Anzi diventa sempre più invadente. Questo mi fa pensare che stia funzionando….”.

Una cosa insospettisce se sei attento: la testata SALUTE sopra l’articolo è un copia incolla dalla sezione Salute di Repubblica. Ma pochi fanno caso.

L’immagine di Bassetti viene sparata via web insieme anche a quelle di Mara Venier, la star televisiva della domenica e insieme a quella di Alberto Zangrillo, il primario di Rianimazione del San Raffaele di Milano, medico personale di Berlusconi e ora anche presidente del Genoa, anche queste figure rassicuranti per il grande pubblico.

“Sono quelli di “Striscia la notizia” che hanno fatto un’indagine sull’ampiezza della truffa, racconta Bassetti, e hanno concluso che con la sua dimensione dilagante saremmo già tra i 10 e i 15 milioni di proventi ”.

E questo sorpasso si spiega bene. Oggi le ali della mega truffa sono la rete, la sua capacità “espansiva”all’infinito. Qui il truffatore ti si accende in tasca o sul computer mentre stai navigando e ti convince.

Il direttore delle Malattie Infettive ha sporto ovviamente denuncia davanti alla Procura della Repubblica di Genova, che ha aperto un fascicolo nelle mani di Paola Petuzziello, la Pm incaricata di indagare.

Ma come “beccare” i responsabili di quei siti, che lanciano i loro messaggi da ogni angolo della rete?

Bassetti racconta che lui è meticolosamente attento a non accostare la sua figura a qualcosa che possa essere strumentalizzato. “Da quando, all’inizio della pandemia, sono stato attaccato perché ritenevano che facessi pubblicità all’albergo di mia moglie sto in guardia continuamente.”

Ma nonostante le attenzioni la truffa va avanti e nulla sembra poterla fermare. “ In realtà il truffato sono io che subisco le conseguenze di tanti messaggi distorti sulla mia persona, si sfoga Bassetti. E può succedere che oltre al danno mi arrivi anche la beffa. Ho provato con dei post su Facebook a chiarire che non promuovevo io quei prodotti così insistentemente propagandati. La conseguenza è che Fb mi ha bloccato e mi ha tenuto fermo accusandomi di “violazione gravissima”. Perchè smentivo altri post. Incredibile. La truffa si è ritorta contro di me mentre chiarivo, la denunciavo.”

La matassa sembra veramente ingarbugliata e non si sa se la polizia postale riuscirà a trovare nel web un filo che la possa portare a chi ha messo in piedi il meccanismo perverso. Intanto i profitti salgono …… Bassetti ha incaricato un avvocato di assisterlo in questa giungla di truffe. “E oggi, conclude, praticamente sta lavorando a tempo pieno, perché ogni momento spunta un nuovo messaggio.”

Published by
Franco Manzitti