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Dengue, morta una donna di 50 anni in Toscana. Aumentano i casi, la circolare del ministero

Una donna di Fucecchio (Firenze) è morta per febbre Dengue. La vittima aveva 50 anni ed era di ritorno da un viaggio in Thailandia. Il decesso è stato comunicato dall’Asl Toscana centro. Dopo i primi sintomi il quadro clinico è notevolmente peggiorato e la donna, che già soffriva di altre patologie gravi, è stata ricoverata in terapia intensiva all’ospedale fiorentino di Careggi, dove poi è deceduta.

Donna morta per Dengue a Fucecchio

La donna di 50 anni morta a causa della febbre Dengue, trasmessa dalle zanzare, prima del ricovero e del peggioramento del quadro clinico era andata anche a lavoro, in una conceria di San Miniato (Pisa). Per questo motivo, in accordo con i sindaci dei Comuni di Fucecchio e San Miniato è stata disposta un’ordinanza urgente per motivi di sanità pubblica per predisporre una disinfestazione straordinaria nelle aree interessate nel raggio approssimativo di 100 metri dalla residenza e dal luogo di lavoro della donna. La disinfestazione sta proseguendo stamattina dopo essere iniziata nella notte.

I casi in Italia

Sono saliti a 76 i casi di febbre di Dengue autoctoni ovvero trasmessi localmente in Italia, in aumento rispetto ai 72 notificati la scorsa settimana. Questi casi sono riferiti a quattro episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi (37 casi confermati), in provincia di Latina (2 casi) e in provincia di Roma (36 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e 1 caso ad Anzio, per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici). Tutti i casi, di cui è noto l’esito, sono guariti o in via di miglioramento. Dall’inizio dell’anno sono stati notificati anche 241 casi di Dengue importati da altri Paesi, per un totale di 317. È quanto emerge dal bollettino della febbre Dengue aggiornato al 15 novembre dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

La circolare del ministero

A causa dell’aumento dei casi di febbre Dengue registrati in Italia, il ministero della Salute ha inviato a Regioni, veterinari, istituto zooprofilattici, ma anche a federazioni sportive nazionali, federazione sport equestri e all’associazione dei Comuni Anci, una circolare in cui dispone misure anti-zanzara in zone umide e eventi sportivi. Nella circolare – firmata dal Direttore generale della Prevenzione Francesco Vaia e del Direttore generale della Salute animale Pierdavide Lecchini – si sottolinea come “in Italia, in questo periodo in cui le temperature climatiche che favoriscono la proliferazione dei vettori, generalmente zanzare (quali serbatoi di alcuni virus), continuano a palesarsi positività per Dengue sia in soggetti di ritorno da altri Paesi dove la malattia è endemica, sia in individui che non presentano una correlazione con viaggi in Paesi endemici e per i quali è riferita una trasmissione autoctona del virus”.

Cos’è la Dengue e come si trasmette

Nella circolare del ministero si ricorda che “la Dengue è causata dal virus Denv che si trasmette agli esseri umani attraverso la puntura della zanzara del genere Aedes albopictus». E che «le regioni maggiormente interessate sono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto”.

Le misure di prevenzione sono altresì raccomandate dal ministero della Salute e comprensono “l’uso di repellenti topici (da utilizzare secondo le indicazioni del produttore) e di abbigliamento adeguato e protettivo in caso di frequentazione dei luoghi di cui sopra; l’attuazione di forme di lotta ambientale autorizzata efficace verso la zanzara (larve e adulti), se possibile, prima degli eventi sportivi o comunque nelle situazioni di stabilimenti o strutture più a rischio”.

I sintomi

Si ricorda infine “che in condizione di sintomatologia sospetta quale: febbre elevata a insorgenza improvvisa, cefalea severa e dolore oculare (retro-orbitario), dolori muscolari e articolari, nausea, vomito, linfonodi aumentati di volume, eruzione cutanea o altro si invita a rivolgersi prontamente ai medici e/o pediatri di famiglia per le valutazioni di competenza”.

 

Filippo Limoncelli

Romano, papà e giornalista. Scrivere di calcio è stata la mia vera e prima passione. Parallelamente, le mie altre grandi passioni, sono la musica e viaggiare. Tuttavia, credo fermamente che la pigrizia abbia il suo valore.

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