Il periodo di convivenza prematrimoniale avrà un peso nell’assegno di divorzio. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza 35385 depositata ieri.
Le Sezioni Unite hanno stabilito che per la quantificazione dell’assegno di divorzio si deve tener conto anche del periodo di convivenza prematrimoniale della coppia. Prima o dopo sposati non conterà più: coppia regolarmente sposata o coppia di fatto hanno la stessa valenza.
Convivenza che deve avere, precisano i giuduci, “i connotati di stabilità e continuità, in ragione di un progetto di vita comune”. Sentenza storica perché aggiorna le norme ai costumi che cambiano. La legge sul divorzio, n. 898 del 1970, fu promulgata in anni in cui la convivenza prematrimoniale era un’eccezione nella vita di coppia.
Nel caso giuridico in questione, la ricorrente aveva lamentato che nella definizione dell’assegno non era stato considerato il periodo di sette anni di convivenza prematrimoniale durante il quale era nato anche il figlio della coppia.