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Dl contro la criminalità giovanile: via smartphone ai minori che commettono reati

Emergono i primi dettagli contenuti nella bozza del dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile che domani arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Dl voluto e organizzato soprattutto dopo i fatti di Palermo e Caivano

Dl contro la criminalità giovanile, la bozza

L’avviso orale, con convocazione del minore da parte del questore, “può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età”.

E se il soggetto al quale è stato notificato l’avviso risulta condannato, anche con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio ovvero inerenti ad armi o droga, il questore può proporre al tribunale il divieto di utilizzare ‘piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati nonché il divieto di possedere telefoni cellulari’.

Il minore al di sopra dei 14 anni può essere sottoposto ala procedura di ammonimento da parte del questore. A questo fine il questore lo convoca “unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale”. Nei confronti di chi “era tenuto alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a 1.000 euro, salvo che non provi di non aver potuto impedire il fatto”. 

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