U gruppo di donne musulmane, vestite come prescrive la loro religione, voleva fare il bagno nelle acque del lido triestino Pedocin. Il gruppo di donne stava per entrare in acqua quando è iniziata da parte di alcuni bagnanti la protesta: “Qui vestite il bagno non ve lo fate”, urla più di uno. A quel punto i bagnanti che urlano diventano molti di più, tanto che deve intervenire anche la security dello stabilimento per tentare di riportare la calma.
Le donne musulmane e il bagno vestite
Le donne sono un po’ disorientate, qualche bagnante prende le loro difese ma chi protesta non demorde. “Il problema non è che vengono a fare il bagno con gli abiti ma il fatto è che con quegli abiti se ne sono andati in giro ovunque e sono andate a passeggio per tutta la città, non è igienico“, spiega una signora che non si dice razzista piuttosto “una persona pulita”. Nel frattempo altre bagnanti intervengono in difesa del gruppo di donne musulmane, appellandosi al “diritto costituzionale di fare bagno come si vuole” e ricordando la libertà di religione.
A quel punto il gruppo di donne musulmane, che voleva solo fare un bagno e mai immaginava un bagarre del genere, chiede lumi ai proprietari dello stabilimento: “Cosa dice il regolamento?” chiedono. Ma i pareri sono discordanti, il regolamento dello stabilimento che ha eretto un muro tra uomini e donne non prevede la casistica di “donne che vogliono fare il bagno vestite”. Quelle donne volevano solo fare un bagno e probabilmente lo faranno altrove.
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