La vicenda di Claudio Ongaro, il quarantenne di Clusone (Bergamo) scomparso sulla Presolana il 5 ottobre scorso, ha avuto un tragico epilogo con il ritrovamento del suo corpo senza vita. Ongaro si era diretto alla zona del Passo per un’escursione, ma le sue tracce si erano perse, scatenando un’intensa operazione di ricerca. Nonostante gli sforzi congiunti di soccorritori, mezzi e tecnologie, tra cui droni, non era stato possibile individuarlo fino a ieri, quando altri escursionisti hanno segnalato un casco simile al suo. Ieri mattina, il rinvenimento del corpo ha portato all’intervento immediato del Soccorso Alpino, dell’elicottero della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della polizia locale. La salma è stata trasferita nella chiesetta delle Fiorine di Clusone, mettendo fine alle speranze di ritrovare Ongaro vivo.
Claudio Ongaro lascia la moglie Chiara, un figlio di 11 anni, e due fratelli, di cui uno parroco a Pedrengo. Era un appassionato di montagna e tifoso dell’Atalanta. La sua scomparsa ha scosso la comunità locale, lasciando un vuoto difficile da colmare.