Edoardo Zattin si ferma un attimo durante l’allenamento di boxe per soffiarsi il naso. Subito dopo crolla a terra privo di sensi. Il ragazzo, 18 anni, viene soccorso dagli istruttori che chiamano subito il 118. Il giovane atleta viene caricato su un’ambulanza e trasportato all’ospedale di Padova viste le sue condizioni molto gravi. E’ stato dichiarato morto giovedì sera, il 23 febbraio, dai medici del reparto di Rianimazione neurochirurgica dell’ospedale di Padova. Era originario di Este e si allenava alla palestra Move di Monselice: ad ucciderlo è stata un’emorragia cerebrale. I suoi genitori hanno autorizzato la donazione degli organi.
Edoardo era al quarto anno di ragioneria. Dopo essere arrivato in ospedale in condizioni gravissime, col passare delle ore il quadro clinico è peggiorato fino alla dichiarazione di morte cerebrale. Edoardo, dallo scorso autunno praticava la boxe in forma amatoriale, ossia simulando, senza effettuarli, dei combattimenti.
In base alla segnalazione dell’ospedale, la procura di Padova ha aperto un’inchiesta sul caso. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato. La magistratura disporrà con molta probabilità l’autopsia sul corpo del 18enne con lo scopo di capire cosa abbia causato il malore fatale. Trattandosi di atleta, sarà valutata anche la documentazione medica. Per legge infatti, questa deve accompagnare la pratica sportiva.
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