Dopo il caso Bibbiano, sorpresa choc: i bimbi sono più maltrattati. Sono calate le tutele. I possibili interessati – dagli assistenti sociali alle famiglie affidatarie – scappano.
Pensano che proteggere i bambini sia rischioso. E fanno marcia indietro. È l’effetto sorprendente dell’inchiesta denominata “Angeli e demoni“ (minori tolti alle famiglie e consegnati ad una struttura pubblica di dubbia affidabilità) che ha fatto un notevole clamore in tutto il Paese, alimentato da un infuocato scontro politico.
Il caso BIBBIANO scoppio’nel giugno del 2019 coinvolgendo assistenti sociali, medici, psicologi e soprattutto il sindaco della cittadina emiliana Andrea Carletti (Pd), poi sospeso dalle sue funzioni dal prefetto di Reggio.
E lo “scandalo dei presunti affidi pilotati ”dilagò nello Stivale in uno spaventoso groviglio di fake news e verità approdando addirittura nell’Aula di Montecitorio (“Mai più casi BIBBIANO “), come disse Giorgia Meloni.
Un caso che portò alla ribalta (più appropriato dire “alla gogna mediatica”) 17 amministratori, assistenti sociali, psicoterapeuti. L’inchiesta parti’ sulla base di una mole sospetta di denunce per ipotesi di reati di abusi sessuali e violenze ai danni di minori da parte dei Servizi sociali della Unione Val d’Enza, un consorzio di sette comuni.
Fioccarono accuse pesanti soprattutto per Claudio Foti poi condannato a 4 anni con rito abbreviato. Il sindaco Carletti è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio ma prosciolto per le accuse di falso. La prima udienza per il dibattimento con rito ordinario è stata fissata l’8 giugno 2022 (17 imputati ). Successivamente Claudio Foti in appello è stato assolto da ogni accusa con formula piena.
TUTTI I BIMBI SONO TORNATI A CASA
Tutti i minori sottratti alle famiglie dalla rete dei servizi sociali della Val d’Enza – vittime dei presunti abusi sessuali avvenuti nella zona di Bibbiano e finiti nelle carte dell’inchiesta – sono ritornati a casa dai genitori: 10 vittime su 10 restituite alle famiglie.
LA DENUNCIA DEL CONSIGLIERE MATTEO IORI
Il consigliere del comune di Reggio Emilia, presidente del Consiglio Comunale, ha denunciato che dopo il caso Bibbiano si è assistito a una riduzione fortissima delle tutele per i bambini che sempre di più vengono lasciati soli e dei quali si colgono sempre meno i segnali di richieste di aiuto. Di qui lo sconcerto attuale.
Dice Matteo Iori:” La gogna mediatica che si è scatenata contro educatori, assistenti sociali, le maestre e le famiglie affidatarie, ha indotto molti di loro a pensare che proteggere i bambini fosse diventato troppo rischioso. Sì, oggi fare l’assistente sociale è molto rischioso: ci si è accorti che si è creata una grande sfiducia, che si può essere minacciati dai genitori, attaccati sui mass media e in balia di estrema violenza sui social”.
In un video del Presidente del Consiglio reggiano c’è il titolo inequivocabile: ”Chi protegge i nostri bambini?”.
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