I risultati delle elezioni comunali 2023: chi ha vinto. Affluenza definitiva alle urne al 59%: nella precedente tornata elettorale il dato si attestava al 61,22%, un calo pari a 2,19 punti. Hanno votato i cittadini di 595 comuni da Nord a Sud Italia, tra cui Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso, Vicenza e Ancona, l’unico capoluogo di Regione alle urne. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato per le giornate di domenica 28 e lunedì 29 maggio, quando saranno aperti i seggi per le amministrative anche in alcuni comuni della Sicilia e della Sardegna. Il 21 maggio, invece, si voterà in alcuni comuni del Trentino Alto Adige e della Valle D’Aosta.
Quattro capoluoghi vanno al centrodestra (Treviso, Imperia, Latina e Sondrio) e 2 al centrosinistra (Brescia e Teramo). Sette sono invece i capoluoghi che si avviano verso il secondo turno. Solo a Siena è avanti il centrosinistra.
Partiamo dai comuni andati al centrodestra: la coalizione guidata da Giorgia Meloni vince a Imperia, Latina, Sondrio e Treviso. Le ultime due sono due conferme: Marco Scaramellini e Mario Conte guideranno le due città rimaste al centrodestra. A Imperia è stato rieletto l’uscente Claudio Scajola, appoggiato dal centrodestra (anche se alla tornata precedente si era candidato da civico). L’unica conquista vera, al momento, è Latina, strappata a Damiano Coletta con un plebiscito per Matilde Celentano. Per il centrosinistra arrivano due conferme: la prima è Brescia. Qui è stata eletta la prima sindaca, Laura Castelletti. Il centrosinistra ha vinto anche a Teramo, con la conferma del sindaco uscente Gianguido D’Alberto.
Dei 7 comuni che andranno al ballottaggio, due sono amministrati dal centrosinistra e cinque dal centrodestra. Ad Ancona, storica città rossa, il centrosinistra rischia di perdere l’ennesimo fortino. Idem a Brindisi, che negli ultimi anni è stata governata dal centrosinistra. Discorso opposto per Massa, Pisa, Siena e Vicenza. Molto dipende dalle tre province toscane, strappate negli ultimi anni dal centrodestra al centrosinistra e che ora potrebbero fare il percorso opposto. Infine Terni, amministrato dal centrodestra con lo sfidante al ballottaggio che non sarà il candidato di centrosinistra, ma l’imprenditore Stefano Bandecchi.
A Treviso il primo partito è la Lega con il 17,3%. Il Carroccio di Salvini va in doppia cifra a Latina (12,1%), Massa (11,6%) e Pisa (10,3%). A Imperia l’ex ministro dell’Interno Scajola ha vinto con le liste civiche senza i tradizionali simboli di FdI, Lega e FI. Nei comuni del nord di Brescia, Sondrio e Vicenza FdI sopravanza la Lega. Forza Italia va in doppia cifra a Brindisi (12,2%) e Latina (10,3%). Resta sotto il 5% a Brescia, Sondrio, Siena, Pisa, Vicenza, Massa e Ancona. Il M5s supera il 5% solo a Terni (6,6%) e Brindisi (5%). Resta sotto il 3% a Brescia, Imperia, Siena, Treviso, Vicenza, Massa e Teramo. Il partito di Giuseppe Conte ha contribuito alla vittoria del centrosinistra a Teramo con il 2,3% ma non a quella di Brescia, dove ha corso con un proprio candidato e ha ottenuto l’1,4% dei voti di lista.
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