Storico sì della Commissione ambiente del Parlamento Europeo all’obbligo di indicare la provenienza della frutta utilizzata in succhi e marmellate, oltre che per il miele per il quale vengono rese ancora più trasparenti le etichette con l’indicazione delle percentuali dei mieli provenienti dai diversi Paesi nelle miscele. Lo rende noto con soddisfazione la Coldiretti in riferimento all’adozione del progetto di relazione in Commissione ambiente del Parlamento Europeo sulla cosiddetta Direttiva “Breakfast”.
Ue, storico “sì” all’etichetta di origine su succhi di frutta e marmellate
“Un passo importante – ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – fortemente sollecitato dalla Coldiretti impegnata da danni nel percorso di trasparenza dell’informazione ai consumatori sull’origine degli alimenti portati a tavola, a tutela della libertà di scelta”. Si tratta, aggiunge, di “un risultato reso possibile dalla sensibilità dimostrata dagli Eurodeputati che ora dovrà essere mantenuta nel Parlamento in plenaria e poi difesa al trilogo tra Commissione, Parlamento e Consiglio”.
Coldiretti: salva frutta italiana dopo addio a 100 mln di piante
Coldiretti definisce l’intesa “un obiettivo importante sul piano della salute, dell’economia, dell’occupazione e dell’ambiente in Italia che è il secondo produttore europeo di frutta dopo aver detto addio a oltre 100 milioni di piante di frutta fresca negli ultimi quindici anni con la scomparsa che riguarda tutte le principali produzioni, dalle mele alle pere, dalle pesche alle albicocche, dall’uva da tavola alle ciliegie, dalle arance alle clementine, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat”.
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