“Auspicavamo un intervento istituzionale perché avevamo iniziato a denunciare questo fenomeno situazione già 4 mesi fa e la situazione è ormai diventata insostenibile. Vorremmo conoscere la ragione vera del problema, per dare risposte omogenee ai cittadini. Perché i fenomeni di carenza di farmaci che vediamo ora non li abbiamo visti neppure in piena emergenza Covid”. Lo dichiara all’ANSA Antonello Mirone, il presidente di Federfarma Servizi, che rappresenta la distribuzione intermedia del farmaco, in merito al tavolo di lavoro convocato oggi al ministero della Salute sull’approvvigionamento di medicinali.
“Speriamo – aggiunge – di avere risposte univoche e in tempi brevi, perché per alcune molecole il problema si è fatto rilevante, in particolare per gli antinfiammatori per bambini, indispensabili in periodo invernale, o per alcuni farmaci come antiepilettici e anticoagulanti, per i quali la terapia non può essere interrotta”.
Farmaci mancanti, interviene il governo
Dopo gli allarmi, il ministro della Salute è corso ai ripari. Orazio Schillaci, insieme al Sottosegretario Marcello Gemmato, ha convocato l’Aifa e la filiera farmaceutica annunciando una task force di cui fanno parte anche i Nas e i medici di medicina generale. La situazione è seria, dicono i farmacisti, e sta provocando accessi record in pronto soccorso. “Mancano antinfiammatori, anche pediatrici, prodotti per aerosol, sciroppi per la tosse e alcuni antibiotici. L’emergenza è mondiale e non solo italiana e tra le tante le cause, vi è anche l’epidemia di Covid in Cina”, ma “con il nostro aiuto una molecola alternativa si può trovare”.
Secondo il presidente dell’Ordine, Andrea Mandelli, i motivi sono soprattutto geopolitici. La Cina, spiega, insieme all’India, “è il produttore principale di principi attivi e in questo momento è in difficoltà per il Covid, con la necessità di tenere aperte le linee produttive mentre i casi crescono fortemente e con un aumento di richiesta interna di farmaci. La guerra in Ucraina, invece, sta portando a un aumento dei costi dell’energia e dei carburanti. E’ poi in corso una competizione mondiale all’approvvigionamento di materie necessarie per il packaging dei farmaci come plastica, vetro e alluminio”. A questo si aggiunge il fatto, prosegue Mandelli, “che la sovrapposizione di infezioni Covid e di influenza ha portato a grande assorbimento di antinfiammatori, mandando in tilt il meccanismo di rifornimento”. L’importante, spiega, è evitare di fare scorte accaparrando farmaci da tenere in casa, “togliendoli così a chi in questo momento ne ha bisogno. Serve una collaborazione virtuosa”.
La lista dei farmaci introvabili
L’ultimo bollettino dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco riporta la carenza di oltre tremila medicinali come Tachipirina (limitatamente a due formulazioni), Efferalgan, Neoborocillina e Amoxicillina. Lo conferma Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, che premette: “Per un effetto combinato di diversi fattori, ora soprattutto Covid e il boom influenzale, la domanda è aumentata. Ed è cresciuta anche la competizione per i fattori primari della produzione dei farmaci, a partire dai principi attivi”. Nella lista delle medicine più ricercate e meno disponibili, si trovano antinfiammatori, antibiotici, antipertensivi, antidepressivi, neurolettici e diuretici.
Sono soprattutto antinfiammatori e antipiretici a mancare all’appello, ricercatissimi a causa del nuovo rialzo di contagi Covid, spesso casi curati a domicilio con medicinali da banco (come l’Ibuprofene). Non si trovano a sufficienza Tachipirina (Orosolubile 500 mg granulato gusto fragola e vaniglia e Tachipirina Sciroppo 120 mg/5 ml.), Efferalgan, Neoborocillina, ma anche l’amoxicillina (un antibiotico generico), preparati fondamentali per le cure di malattie croniche (ad esempio il Levodopa) e per i pazienti oncologici (lo Zofran). O il Ventolin, fondamentale per chi soffre d’asma. La stessa carenza riguarda i farmaci per l’aerosol, come il Clenil, e i prodotti pediatrici, a partire dagli sciroppi antibiotici.
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