Un 42enne è stato ucciso a coltellate la scorsa notte in centro a Ferrara. Tutto è avvenuto intorno alle 23.30 nel bar Big Town di via Bologna. La vittima aveva 42 anni. Ferito in modo grave anche un giovane di 20 anni che era con lui e che è stato accoltellato al ventre. Feriti, in maniera non grave, il titolare del bar (41 anni) e suo padre (69 anni). La colluttazione è avvenuta fra queste quattro persone. Il fatto, secondo una prima ricostruzione, sembra essere ricollegabile a una sorta di regolamento di conti.
In base a quanto finora ricostruito, il 42enne accusava i titolari del bar di non aver allertato per tempo i soccorsi nella notte tra il 12 e il 13 agosto quando il suo figliastro di 19 anni morì, proprio in via Bologna, dopo aver accusato un malore.
Per questo caso una delle ipotesi investigative è che il giovane avesse assunto poco prima della cocaina che potrebbe aver esacerbato un difetto congenito al cuore, a lui già noto per un episodio precedente che già lo portò all’ospedale. Ieri sera il 42enne, accompagnato dal cugino del figlio, avrebbe cercato di farsi giustizia da solo per la morte del ragazzo. I due sarebbero arrivati al locale a bordo di una Bmw nera, lasciata parcheggiata in mezzo alla strada, portando con sé una grossa tanica rossa contenente benzina o altro liquido infiammabile. L’intento probabile era dare fuoco al bar. Il titolare e suo padre erano presenti e avrebbero però reagito.
La colluttazione che ne è scaturita è terminata con il 42enne a terra, incosciente e con il volto sfigurato e tagli al collo e al petto, e con il giovane che era con lui raggiunto da una coltellata al ventre, dal basso verso l’alto. Il 42enne è stato con molta difficoltà intubato sul posto dai sanitari del 118 ma è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale Sant’Anna di Cona: le sue condizioni erano disperate già da subito. Il 22enne è invece riuscito ad allontanarsi autonomamente dal locale, poi è rimasto in strada al momento dell’arrivo dei carabinieri e del 118 che lo ha soccorso. Sul posto è intervenuto un vasto dispiegamento di forze sia della Polizia sia dei Carabinieri: questi ultimi hanno la competenza investigativa, a notte inoltrata è intervenuto il nucleo investigativo per i rilievi. Dalla morte del figliastro, a metà agosto, il 42enne avrebbe cercato di far giustizia al lutto che lo aveva colpito. Non solo aveva già minacciato i titolari del bar ma nelle scorse settimane l’uomo aveva aggredito in centro un uomo che accusava di essere il possibile pusher del figlio. La sua vittima in quel caso era riuscita a rifugiarsi in un bar fino all’arrivo delle forze dell’ordine che, a fatica, erano riuscite a placare il 42enne.
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