A Bergamo si conclude oggi domenica 26 febbraio la festa delle luci targata A2A inaugurata a Brescia lo scorso 10 febbraio. “Light Is Life” è l’evento organizzato in occasione di “Bergamo – Brescia capitali della cultura 2023”.
L’evento ha trasformato le 2 città lombarde in veri e propri musei a cielo aperto. Sulle arcate della Loggia bresciana è stato proiettato – alla inaugurazione – un video di un drone in volo attraverso gli angoli più suggestivi della città fino a raggiungere il Termovalorizzatore che si è colorato gradualmente di blu. Svelando, raggiunta la ciminiera, l’accensione del raggio laser che ha proiettato il suo potente fascio luminoso verso il castello.
Scopo principale della festa delle luci (nelle due città) non è solo quello di stupire il pubblico ma è anche l’occasione per promuovere l’uso consapevole della energia e sensibilizzare sul tema della povertà energetica. L’intera manifestazione è caratterizzata da una elevata efficienza energetica. Gli organizzatori assicurano che si consumerà l’energia pari a quella utilizzata da 5 famiglie in un anno. E allo stesso tempo non si vuole dimenticare chi oggi vive in condizioni di povertà energetica e rischia di non godere di una piena cittadinanza: attraverso il Banco dell’Energia – ha detto Marco Patuano, presidente di A2A, si vuole aiutare concretamente le famiglie di Brescia e Bergamo in situazioni di difficoltà.
La festa è alimentata da fonti rinnovabili e le installazioni sono progettate secondo criteri di efficienza energetica. La Light is Life è anche una occasione per conoscere consigli e indicazioni per ottimizzare il consumo energetico domestico.
Il festival si conclude domenica 26 febbraio. Suggestivo l’itinerario che vede coinvolti la Cittadella, il Museo Donizzettiano, il Convento di San Francesco, il Chiostro del Carmine, il Tempietto di Santa Croce, Piazza Vecchia con il suo Palazzo Nuovo sede della biblioteca civica Angelo Mai e la Rocca.
Il racconto di luci di Bergamo inizia con un sogno che Angelo Bonelli ha portato in piazza della Cittadella con l’installazione “ Ballerina”, un’opera che vuole essere simbolo del sogno e dell’impegno necessario per realizzarlo. Le installazioni sono 12 in tutto firmate da grandi maestri come Francesca Formisano, Ivan Navarro, Federica Marangoni, Oliver Ratsi, Daniele Davino, Itala Blanzini. Notevole la risposta del pubblico.
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