Filippo Turetta, in carcere a Verona per l’omicidio di Giulia Cecchettin avvenuto l’11 novembre a Vigonovo (Venezia), dopo l’interrogatorio di garanzia domani davanti al gip, dovrebbe essere sentito anche dal pm di Venezia Andrea Petroni, che coordina le indagini dei carabinieri, nei prossimi giorni, probabilmente entro la fine di questa settimana. Settimana in cui si svolgerà, l’1 dicembre, anche l’autopsia sul corpo della 22enne.
La Fiat Grande Punto nera di Filippo Turetta, assieme agli oggetti sequestrati al suo interno, come il telefono del giovane, sarà riportata in Italia nei prossimi giorni, al massimo entro la prossima settimana, e sarà affidata per le analisi ai carabinieri del Ris di Parma. Nelle indagini della Procura di Venezia, condotte dai carabinieri, si sta attendendo che la magistratura tedesca dia l’ok all’ordine di investigazione europeo sul sequestro di macchina e oggetti e a quel punto gli investigatori italiani andranno a recuperare l’auto e le cose sequestrate. .
Da quanto si è saputo, la macchina non è stata analizzata dalle autorità tedesche, dopo che il giovane è stato arrestato il 18 novembre vicino a Lipsia. La Procura di Venezia ha subito inoltrato un ordine di investigazione europeo con richiesta di sequestro dell’auto e degli oggetti, tra cui anche un coltello, un guanto e circa 300 euro in contanti. Appena ai pm arriverà l’ok alla richiesta da parte della magistratura tedesca, i carabinieri potranno andare a recuperare il mezzo con una bisarca per portarlo al Ris di Parma, che inizierà le analisi sulla vettura e sui reperti sequestrati. Da quanto si è appreso, poi, non è stato ancora ritrovato il telefono di Giulia, mentre vicino al cadavere in Friuli è stata recuperata nei giorni scorsi una sola scarpa della ragazza, assieme ad altri oggetti, come un libro per l’infanzia.