La scomparsa di Francesca Deidda, 42 anni, ha avuto un tragico epilogo nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 luglio, quando un corpo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato all’interno di un borsone da calcio abbandonato a poche decine di metri dalla vecchia Orientale Sarda, a San Priamo. La scoperta è avvenuta grazie all’ausilio dei cani molecolari provenienti da Bologna, che hanno individuato il borsone ai piedi di un albero, vicino alla Statale 125.
Il marito della vittima, aveva raccontato ai familiari di Francesca che la donna aveva deciso di prendersi un periodo di riflessione. Tuttavia, il fratello minore di Francesca e una collega non hanno mai creduto alla versione dell’allontanamento volontario fornita dall’uomo. Questo scetticismo ha portato a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine, culminando nella tragica scoperta. Accanto al corpo, gli investigatori hanno trovato effetti personali di Francesca, tra cui un accappatoio e una bite dentale, suggerendo fortemente che i resti appartengano alla donna. Il marito, 43 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, sebbene continui a dichiararsi innocente.
Oggi, venerdì 19 luglio, il pm Marco Cocco conferirà al medico legale Roberto Demontis l’incarico di effettuare l’autopsia sui resti della donna. L’esame scientifico sarà cruciale per confermare l’identità del corpo, determinare il tempo del decesso e chiarire le cause della morte. Nonostante gli investigatori siano quasi certi che il corpo ritrovato sia di Francesca Deidda, restano ancora molte domande senza risposta. Una delle principali incognite riguarda il luogo dell’omicidio. Gli inquirenti devono stabilire se Francesca sia stata uccisa in un luogo diverso e poi trasportata successivamente nel punto del ritrovamento. Inoltre, si indaga per capire se il marito abbia agito da solo o con la complicità di qualcun altro.
Nonostante l’arresto, il 43enne continua a proclamarsi innocente. In un’intervista a “Chi l’ha visto”, pochi giorni prima dell’arresto, ha dichiarato di aver seguito le indicazioni degli inquirenti di rimanere in silenzio per non intralciare le indagini. Ha anche ipotizzato la presenza di altre persone coinvolte e sperato nel ritorno della moglie, dichiarando: “Per me non è scomparsa, solo non risponde al telefono.”