Un Francesco Pio che spara e un Francesco Pio che muore: killer e vittima hanno lo stesso nome e anche la stessa età 19-20 anni. E’ infatti un ventenne il giovane che la notte tra domenica e lunedì, a Napoli, ha ucciso Francesco Pio, il 19enne colpito con un colpo di pistola al petto mentre si trovava nei pressi di un noto chioschetto del lungomare. Ucciso perché qualcuno inavvertitamente aveva urtato il Francesco killer, salvo poi scoprire che in realtà il Francesco vittima non c’entrava nulla. Il Francesco Pio vittima incensurato, il Francesco Pio killer no, legato ad ambienti camorristici.
Chi ha sparato insomma ha praticamente la stessa età della vittima, che con quell’alterco, scoppiato per un piede pestato oppure per una bevanda versata sulle scarpe, non aveva nulla a che fare. Ma a farne le spese è stato lui, nato il 24 settembre del 2004 a Pozzuoli, residente nel quartiere periferico di Pianura, e morto sulla via degli chalet del capoluogo partenopeo. Uno dei colpi di pistola esplosi – due o tre quelli avvertiti da una pattuglia della Guardia di Finanza che poi ha avvisato la Polizia di Stato – ha però raggiunto lui, che sognava di aprire una pizzeria e che invece ha trovato la morte per colpa di un balordo. Un singolo colpo che non gli ha lasciato scampo.
Chi era con la vittima ha descritto la scena agli investigatori: il ragazzo che estrae il revolver, spara, prima in aria poi ad altezza d’uomo. Francesco si accascia tra la folla di giovani tra l’attonito e il terrorizzato. La Procura già ieri ha disposto il sequestro della salma sulla quale sarà eseguita l’autopsia. A raccontare chi era il figlio e quali erano le sue aspirazioni è stata la madre, Concetta Napoletano, intervistata ieri da diversi media: “un ragazzo d’oro, un lavoratore”, dice la donna, devastata dal dolore, che chiede “giustizia” per Francesco Pio ma anche “per tutti i figli di Napoli morti senza un motivo”.
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