Home > Notizia per Notizia > Cronaca > Cronaca Italia > Giacomo Bozzoli, ma davvero nessuno è andato a controllare che non scappasse?

Giacomo Bozzoli, ma davvero nessuno è andato a controllare che non scappasse?

Da quel che si è capito finora, Giacomo Bozzoli, qualche tempo prima della sentenza che lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio, avrebbe preso la sua Maserati, sua moglie e il figlio di nove anni e sarebbe andato da qualche parte in Francia. Bozzoli Giacomo, ricordiamo, è stato condannato per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto nel 2015 a Marcheno, in provincia di Brescia. Il corpo di Mario Bozzoli non fu mai trovato. Sei giorni dopo la scomparsa di Mario Bozzoli, ricordiamo anche questo, l’operaio Giuseppe Ghirardini, addetto al forno e l’ultimo ad averlo visto, fu trovato morto sulle rive di un torrente a Ponte di Legno. Si sarebbe suicidato con un’esca di cianuro.

Di Bozzoli, al momento, nessuna traccia

Secondo i giudici, che il primo luglio scorso hanno confermato l’ergastolo in via definitiva, Giacomo Bozzoli uccise lo zio e lo gettò nell’altoforno. Lo scorso 1 luglio, giorno della sentenza, Giacomo Bozzoli non era in aula. Quando le forze dell’ordine sono arrivate nella sua villa a Soiano, sul lago di Garda, infatti, di lui non c’era traccia. I vicini raccontano che Giacomo non si vede da giorni e che l’erba del giardino della villa è già alta. Secondo il suocero, sentito dagli inquirenti, la famiglia sarebbe “in una località imprecisata della Francia”.

Le ricerche di Giacomo Bozzoli
Giacomo Bozzoli, ma davvero nessuno è andato a controllare che non scappasse? (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Ma non è un meraviglioso Paese l’Italia? C’è un signore in attesa di una sentenza di condanna per un omicidio e nessuno, a quanto pare, nei giorni prima della lettura è andato a controllare per vedere che magari non gli venisse in mente di scappare da qualche parte. Chissà come avrebbero reagito a tale notizia i nostri eroi al Governo se, invece che al Governo, fossero stati all’opposizione. Chissà.

Gestione cookie