“Uccisa dal vaccino”, è la scritta apparsa sul muro del cimitero di Busnago, in provincia di Monza, dove è sepolta Giada Pollara, ragazzina di 14 anni morta lo scorso ottobre, qualche giorno dopo aver accusato un malore a scuola durante l’ora di educazione fisica. Uno sfregio accompagnato dal simbolo della “W” cerchiata, diventato emblema del movimento no vax.
La scritta è comparsa nei giorni delle festività dei morti sul muro del cimitero di Busnago (Monza Brianza), dove la salma di Giada Pollara è stata sepolta appena due settimane fa. Qualche vandalo ha scritto con della vernice rossa, a caratteri cubitali, “Giada non ha avuto giustizia: non di malore, ma di vax uccisa“, accompagnata da una W cerchiata, simbolo dei no vax.
Altri messaggi no vax dello stesso tenore sono apparsi nelle stesse ore nelle vetrate dell’Istituto Bellisario di Inzago, in provincia di Milano, dove la giovane andava a scuola.
Gesti condannati dalla dirigenza scolastica fino al sindaco di Busnago. “È una forma di sciacallaggio di chi, privo di valori, approfitta della visibilità di un episodio come questo per portare alla ribalta teorie complottiste”: queste le parole del preside della scuola frequentata dalla 14enne, riportate dal Giorno.
Il sindaco di Busnago Marco Corti parla di “mancanza di rispetto alla ragazza, alla famiglia e a tutti noi, visto il luogo dove sono state fatte” le scritte. Il primo cittadino, che ha già fatto cancellare le scritte, sporgerà denuncia: “Non credo si tratti della boutade di qualche teppista, penso a un gruppo organizzato. Ci sono stati altri casi”.
Il 18 ottobre Giada Pollara si è accasciata al suolo durante la lezione di educazione fisica all’IIS “Marisa Bellisario” di Inzago, La ragazzina ha accusato un malore mentre correva in palestra accanto ai suoi compagni e ha perso i sensi. Trasportata d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, la 14enne è apparsa subito gravissima. È deceduta venerdì 20 ottobre, dopo alcuni giorni di coma.
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