L’attuale panorama dell’istruzione in Italia evidenzia sfide significative nell’apprendimento di italiano e matematica tra gli studenti, con particolare criticità nelle differenze tra il Nord e il Sud del paese. Secondo il recente report Invalsi 2024, la percentuale di studenti quindicenni che raggiungono almeno il livello base in italiano e matematica presenta variazioni notevoli tra le diverse regioni, riflettendo profonde disparità territoriali.
Nel dettaglio, il Sud Italia si trova ad affrontare un’urgente emergenza nell’apprendimento della matematica, con solo il 44% degli studenti che ha competenze di base nella materia. Questo dato rappresenta un segnale allarmante delle difficoltà strutturali e dell’ineguaglianza nel sistema educativo meridionale, dove le risorse e le opportunità educative spesso non sono all’altezza delle necessità degli studenti. Allo stesso tempo, si osserva un preoccupante calo nei risultati di italiano anche nelle regioni del Nord e Centro, nonostante alcune miglioranze rispetto agli anni precedenti.
Il presidente dell’Invalsi, Roberto Ricci, ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando come i risultati degli ultimi anni non mostrino un’inversione di tendenza, ma piuttosto una stabilizzazione dopo i cali registrati nel periodo post-pandemia. Questo scenario indica la persistenza di sfide strutturali e la necessità di interventi mirati per migliorare l’apprendimento e ridurre le disuguaglianze educative nel paese.
Contemporaneamente alle preoccupazioni sui risultati accademici, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato importanti cambiamenti per il sistema scolastico italiano durante il convegno “La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica” a Roma. Una delle decisioni più rilevanti è stata la firma di una circolare che vieta l’uso degli smartphone nelle scuole medie, a qualsiasi scopo, a partire dal prossimo anno scolastico. Questa misura mira a ridurre le distrazioni e a favorire un ambiente di apprendimento più concentrato e disciplinato, secondo il ministro.
In aggiunta al divieto di smartphone, Valditara ha reintrodotto il diario cartaceo per segnare i compiti a mano. Questa decisione ha l’obiettivo di promuovere la scrittura manuale tra gli studenti, un’abilità che talvolta rischia di essere trascurata nell’era digitale, pur mantenendo i genitori informati tramite il registro elettronico. Il ritorno al diario cartaceo rappresenta un tentativo di riconnettere gli studenti con metodi di apprendimento tradizionali e di migliorare la comunicazione tra scuola e famiglia. Questa scelta non implica un rifiuto delle tecnologie digitali, ma piuttosto un bilanciamento verso pratiche educative che incoraggino la riflessione critica e l’interazione diretta con il materiale didattico.
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