Per Igor il russo, all’anagrafe Norbert Feher, arriva un’altra condanna: quattro anni di carcere per aver aggredito a colpi di piastrella degli agenti penitenziari durante la detenzione nel carcere spagnolo a Duenas.
E’ l’ennesima condanna per il killer serbo che in Italia nel 2017 aveva ucciso Davide Fabbri e Valerio Verri mentre era in fuga. Dal 2017 è detenuto in Spagna dove sta scontando un ergastolo (ma la pena massima del sistema penale iberico è comunque di 30 anni) oltre a due condanne a 25 anni per l’uccisione di un agricoltore e due agenti della Guardia civil. A queste va aggiunta l’ulteriore condanna a 21 anni per un tentato omicidio di due persone.
L’aggressione a colpi di piastrella del 2021 non è stata isolata. A marzo scorso, nel carcere di Estremera, Igor il russo aveva nuovamente tentato di uccidere gli agenti penitenziari usando sempre alcune piastrelle rotte come dei coltelli. Per l’episodio del 2021 il legale di Igor ha ottenuto un patteggiamento che si è concluso con la condanna a 4 anni.
Nella cella dove era rinchiuso a Duenas sono stati recuperati alcuni appunti del serbo definiti agghiaccianti. Uno era scritto in spagnolo e recitava “prima parte completata”. Il secondo, invece, era in italiano: “Il tempo è solo una finestra, la morte è solo una porta. Tornerò e cercherò ognuno di voi”. Una citazione cinematografica riferita al film Ghostbusters II.
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