Nonostante si registrino temperature sopra i 30 gradi in gran parte dell’Italia, con afa soprattutto in pianura e picchi fino a 39 gradi come in Sicilia, il caldo ha ormai le ore contate. A sostituirlo ci saranno grandine e bufere di vento.
Nel corso della settimana la Penisola sarà raggiunta dal maltempo con temperature più simili all’autunno che a quelle ferragostane. Un brusco calo provocato, dicono gli esperti, da un ciclone in arrivo dalla Scozia che attraverserà la Francia e le regioni alpine.
Un ciclone che porterà piogge intense prima al Nord, poi al Centro e nel fine settimana temperature sotto la media stagionale anche al Sud. Si comincia dalle prime ore della notte di giovedì con l’allerta arancione per il forte vento in diverse zone della montagna e della collina emiliano-romagnola.
Con le previsioni che danno sulle zone di crinale dell’Appennino venti che potrebbero raggiungere un’intensità di burrasca forte, tra i 75 e gli 88 chilometri orari. Le prime precipitazione sono attese in Liguria, sull’ alta Toscana e in Friuli Venezia Giulia.
Ma sarà venerdì il giorno del forte maltempo, soprattutto in Toscana, nelle Marche e nuovamente al Nord, con una nuova allerta per Milano ancora alla prese con la conta dei danni per l’ultima ondata di maltempo.
Danni stimati sui 50 milioni di euro, con 5000 alberi abbattuti e quasi trecento scuole danneggiate, ma soltanto due seriamente.
In questa estate dai repentini cambiamenti si registra anche l’acqua alta a Venezia, evento raro ad agosto capitato dal 1872 solo due volte: nel 1995 e nel 2020. Martedì tra le 23.20 e le 23.30 c’è stato un picco di un metro che ha allagato piazza San Marco con 10/15 centimetri d’acqua.
Un’insolita e inaspettata esperienza per i turisti, che hanno subito immortalato l’evento, ma che non ha provocato danni alla Basilica, protetta dalla barriera di pannelli in vetro.
E a conferma dell’atipicità di questa estate italiana dall’Arpa viene segnato che in Lombardia soltanto nel mese di luglio ci sono stati oltre 150mila fulmini, quasi 30.000 in ognuna delle singole giornate del 12, del 21 e del 24.
Tutte le province hanno registrato rovinose grandinate con chicchi fino a 10 centimetri di diametro, precipitazioni abbondanti e violente raffiche di vento.
Rimane invece ancora isolata la montagna veneta, come denuncia il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielliin spiegando che vaste zone dell’Agordino nel Bellunese, sono rimaste da quattro giorni senza telefono e senza internet. Dunque nel primo fine settimana di agosto, caratterizzato da partenze e ritorni, file chilometriche sulle autostrade sotto il solleone, si attende invece in gran parte dell’Italia la parentesi d’autunno.
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