Un guinzaglio troppo lungo, un pastore tedesco poco incline alle coccole, il noto farmacista padrone del cane, l’anziana signora morsa al braccio e quasi morta di paura.
Il cane del noto farmacista, l’anziana signora, un condominio a Prati
Tra animali, persone e cose, questi i protagonisti di una vicenda di normale alienazione condominiale in quel di Prati, quartiere bene (si usa ancora?) di Roma, di fatti avvenuti a fine ottobre 2019 e approdati solo ora in Tribunale e sulla cronaca del Messaggero.
A processo per lesioni personali è finito Stefano Mazzei, titolare della nota farmacia di Viale Angelico. Parte lesa, la vittima, una signora di 77 anni, alla quale i medici consegnarono una prognosi di 20 giorni e altri 20 per un grave pregiudizio psichico-cognitivo provocato dall’accaduto.
Il pastore tedesco del Maffei infatti le era saltato addosso nel cortiletto condominiale a bocca spalancata. Era senza museruola, il guinzaglio tenuto troppo lungo perché potesse servire a qualcosa.
Il guinzaglio troppo lungo, il precedente
La signora, morsa al braccio, ha perso i sensi. Sostiene di non essersi davvero mai ripresa dall’assalto e al processo chiederà conto anche di questo.
Senza contare che il Maffei, secondo le testimonianze della coppia di anziani condomini, già un’altra volta avrebbe aizzato contro di loro il cane qualche mese prima dell’aggressione.
Per una storia di passaggi condominiali contesi, di cancelletti esclusivi, di uscite riservate e per la quale né amministratore né altri condomini avrebbero sollevato un sopracciglio. Vivere in condominio non è un pranzo di gala.