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Il carabiniere e il politico che provano a vendere a Corona file segreti su Messina Denaro

Hanno tentato di vendere al fotografo Fabrizio Corona documenti segreti sulle indagini sulla cattura di Matteo Messina Denaro. Per questo per un carabiniere e un politico di Mazara del Vallo sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il militare è accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio. Il complice di ricettazione. 

Secondo la ricostruzione dei pm, il carabiniere si è introdotto illegalmente nel sistema informativo dell’Arma, ha estratto copia di 786 file riservati relativi alle indagini sulla cattura del padrino, arrestato dal Ros il 16 gennaio scorso, e li ha consegnati al politico. Quest’ultimo ha contattato Corona e ha cercato di vendergli i documenti top secret. Poi, su indicazione dello stesso fotografo si è rivolto a un sito di informazione.

File Messina Denaro, inchiesta nata da Corona intercettato

Sono state le intercettazioni disposte a carico di Fabrizio Corona a dare input all’inchiesta. Dopo la cattura dell’ex latitante, il fotografo venne in possesso di una serie di audio di chat tra il boss e alcune pazienti da lui conosciute in clinica durante la chemioterapia quando, ancora ricercato, usava l’identità del geometra Andrea Bonafede. La circostanza spinse gli inquirenti a mettere sotto controllo il telefono di Corona. In una delle conversazioni intercettate, che risale al 2 maggio scorso, il fotografo fece riferimento a uno “scoop pazzesco” di cui era in possesso un consigliere comunale, grazie a non meglio specificati carabinieri che avevano perquisito i covi del capomafia e che volevano vendersi il materiale.

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