Cosa è successo a Bologna dove una studentessa ha accusato un poliziotto di averle dato un calcio in mezzo alla gambe. “Non stiamo denunciando per delle lesioni, stiamo denunciando per violenza sessuale”. Così l’avvocato Marina Prosperi che, a Bologna, ha affiancato Ilaria, studentessa e attivista di 26 anni che ai cronisti ha raccontato quanto accaduto la sera di mercoledì scorso. Una giornata che è stata segnata dagli sgomberi di due edifici occupati, uno in via di Corticella e uno in via San Giacomo, e da momenti di tensione tra attivisti dei collettivi Cua e Plat e le forze dell’ordine. In serata l’ultimo corteo e l’episodio, denunciato da Ilaria.
“Sono stata colpita con un calcio in mezzo alle gambe da un poliziotto. Ho deciso, per questo, di non stare zitta e sporgere denuncia”. Mentre sullo sfondo, esponenti dei collettivi, mostravano gigantografie di lividi e ferite, non solo della studentessa ma anche degli altri rimasti coinvolti nei tafferugli, la giovane, in piedi davanti a una delle immagini che ritraevano lei e l’agente di polizia proprio in via Irnerio mercoledì sera, ha spiegato: “Io ero in fondo a un corteo: è scoppiato un parapiglia e ho visto un agente puntarmi e colpire le mie parti intime con un calcio. Un calcio addestrato, un calcio mirato, un calcio di una persona che sa come, dove e quando calciare”.
“Abbiamo deciso di analizzare tutte le immagini di quel momento – ha aggiunto l’avvocato Prosperi facendo riferimento alla fotografia ingrandita alle spalle della studentessa – e siamo davanti a un atto di violenza sessuale. E’ una persona della quale conosciamo il volto e che quindi, per una volta, verrà identificata. E’ una persona senza scudo che si sposta dal gruppo e punta Ilaria e le tira un calcio all’inguine. Mi auguro che la questura di Bologna, anche sulla scorta del fatto che verranno presentate interrogazioni parlamentari su questo fatto specifico, ci dica cosa ha intenzione di fare”.
Sull’episodio è intervenuto, a margine di un evento in città, anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore. “Credo che le nostre istituzioni democratiche – ha detto – abbiano tutti gli strumenti per affrontare un argomento come questo, quindi se deve essere fatta chiarezza la si farà. Spero che ovviamente vengano date tutte le risposte e si chiariscano i metodi di intervento che sono stati messi in atto, le scene che abbiamo visto non vogliamo che si ripetano, vogliamo che cali la tensione in città e stiamo tutti lavorando in questa direzione”.
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