Continuano ad emergere nuovi particolari sulla morte di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa dal fidanzato e il cui corpo è stato ritrovato dopo 4 giorni. Il fidanzato di Giulia infatti ha confessato l’omicidio dicendo di averla uccisa a coltellate e poi di aver tentato due volte di bruciare il corpo. Una prima volta, stando a quanto emerge dalle indagini e dalla sua confessione, ha tentato di dare fuoco al corpo nella vasca da bagno di casa con dell’alcol. Poi successivamente in un’altra zona all’esterno della casa di Senago, un box di famiglia pare, ha provato a bruciarlo con della benzina. La Procura ha contestato nel provvedimento di fermo anche l’aggravante della premeditazione.
Il fidanzato di Giulia e l’incontro con l’amante
Dopo aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, l’uomo ha tentato di incontrare, nella serata di sabato scorso, l’altra donna con cui aveva una relazione, dicendole che la compagna se ne era “andata” e che lui era un “uomo libero”. Screditando anche la 29enne dicendo che “quel figlio che aspetta non è mio”, cosa non vera. L’amante, però, per paura ha deciso di non incontrarlo.
I familiari di Giulia portano i fiori dove c’era il corpo
I familiari di Giulia, tra cui il fratello Mario, si sono recati stamani in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, a lasciare dei fiori nei pressi del luogo in cui ieri sera è stato trovato il corpo della 29enne, nascosto dietro ad alcuni box. Accanto a un peluche di Tigro e ai vari bouquet portati da amici e conoscenti, spicca quello della famiglia, composto di fiori rosa e bianchi. “Per sempre nei nostri cuori – si legge sul bigliettino -, mamma, papà, Chiara, Mario”. In alto a destra c’è scritto “per Giulia e Thiago”, probabilmente il nome che la donna aveva scelto per il bimbo che portava in grembo.
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