Il cadavere ritrovato sospeso e appeso a un guard-rail – bendato legato mani e piedi – lungo la Grande Viabilità di Trieste sarebbe quello di un senzatetto di origine iraniana di circa 60 anni.
Sul cadavere, al contrario di quanto era filtrato all’inizio, non ci sono segni di tortura. Sulla testa però sono presenti tagli da trauma e un segno circolare che potrebbe essere di una bruciatura o una tumefazione.
Il giallo del cadavere di Trieste: bendato, legato mani e piedi e appeso al guard rail. Omicidio o suicidio?
Per ora la vicenda è avvolta dal mistero. Da una parte c’è il fatto che il cadavere è stato trovato legato mani e piedi e questo potrebbe far pensare ad un omicidio, con tanto di segnale, dall’altra però non si esclude neanche l’ipotesi suicidio.
L’uomo indossava scarpe nere, pantaloni e camicia cachi. Aveva una maglietta nera con la scritta “Live to ride”. E alcuni fogli, scritti in italiano e in una lingua mediorientale.
Il cadavere presenterebbe segni di saponificazione, un elemento che fa ritenere che fosse sul posto dove è stato rinvenuto da almeno qualche giorno.
La salma è stata recuperata con l’ausilio dell’autoscala dei vigili del fuoco, intervenuti a supporto degli investigatori con due mezzi. E’ giunta anche una squadra della Protezione civile che ha allestito una tenda da campo sulla carreggiata per consentire ulteriori rilievi sulla salma.