Il giallo di Aosta, la ragazza con un taglio alla gola e il corpo trascinato da qualcuno

È stato probabilmente un profondo taglio sul collo a provocare la morte della ragazza trovata in una ex chiesetta diroccata all’inizio della Valdigne, in Valle d’Aosta. La vittima aveva anche una ferita da taglio superficiale all’addome. Solo l’autopsia potrà determinare le effettive cause del decesso: i risultati sono attesi nel giro di pochi giorni. Da definire anche l’orario stimato della morte e da quanti giorni il corpo si trovava lassù. La procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio. La vittima era sdraiata per terra nella cappella del villaggio abbandonato di Equilivaz, sopra La Salle, tra Aosta e Courmayeur. Mora di capelli, indossava una felpa beige e dei leggings, aveva un piercing all’ombelico.

“Sembrava molto giovane, vent’anni ma forse anche meno, probabilmente era straniera” è la descrizione di chi ha visto il cadavere. Accanto al corpo una confezione di marshmallow, qualche cartaccia e dei rifiuti. Con sé non aveva documenti né un telefono cellulare. Al momento non è ancora stata identificata, gli inquirenti stanno vagliando le denunce di scomparsa in Italia e all’estero. Dai primi riscontri sulle ferite l’ipotesi che emerge come la più probabile è quella di un delitto d’impeto, un’aggressione scoppiata magari per futili motivi e poi degenerata. Anche la posizione in cui è stata trovata la vittima, raggomitolata in posizione fetale, conferma questa tesi.

Gli inquirenti sono alla ricerca di un uomo, che – secondo alcune testimonianze – era stato notato nella zona assieme ad una ragazza che corrisponde dalla descrizione della vittima. Potrebbe essersi allontanato dalla Valle d’Aosta a bordo di furgone rosso/bordeaux, parcheggiato per un paio di giorni vicino al sentiero che porta al villaggio abbandonato: le vie di fuga sono molteplici, i trafori verso la Francia e la Svizzera sono a pochi chilometri. Alla ricerca di indizi (e di un numero di targa) i carabinieri stanno acquisendo tutte le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza piazzate sulla strada statale 26 A scoprire il cadavere, venerdì scorso verso le 14.30, è stata una persona del posto che stava facendo una passeggiata.

Immediatamente è stato allertato il 118: la prima a giungere sul posto è stata una dottoressa dell’Usl della Valle d’Aosta, assieme ai carabinieri di Morgex. Dopo una prima visita sommaria, il cadavere è stato trasferito alla camera mortuaria di Aosta dove il medico legale ha analizzato le ferite. I tecnici dell’Arma hanno isolato la zona. Dalla chiesetta è stata portata in laboratorio una grossa pietra ricoperta di sangue. Altre tracce ematiche sono state rilevate a poca distanza. Sul terreno erano evidenti segni di trascinamento, che indicano che il corpo è stato trasportato di peso all’interno dell’ex cappella: l’eventuale aggressione dovrebbe pertanto essere avvenuta all’esterno, in mezzo alla boscaglia.

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Alessandro Avico