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Il giallo di Aosta, la ragazza è stata uccisa e ora è caccia a un uomo col furgone rosso

Al momento sul giallo di Aosta ancora non si parla di omicidio, ma stanno andando in quella direzione le indagini sulla giovane donna trovata morta in una ex chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d’Aosta. I primi riscontri medico-legali sul cadavere hanno evidenziato “ferite gravi” all’addome e un profondo taglio al collo. Secondo i sanitari non ci sono dubbi: il decesso è avvenuto per cause “violente”. E’ escluso il malore, mentre il suicidio è considerato altamente improbabile. Restano poche ipotesi alternative oltre all’omicidio. Maggiori informazioni si avranno comunque martedì prossimo quando verrà completata l’autopsia.

Il corpo della ragazza è stato scoperto da alcuni escursionisti all’interno dell’ex cappella di frazione Equilivaz, un villaggio di media montagna abbandonato da anni e oggi ridotto ad un cumulo di rovine, poco frequentato e lontano dagli itinerari turistici. La ragazza non è ancora stata identificata ma, in base all’abbigliamento, si ipotizza che sia straniera. Era rannicchiata in fondo alla chiesetta, in posizione fetale. “Sembrava che dormisse” hanno raccontato gli escursionisti agli inquirenti. Era vestita e al suo fianco c’erano vari alimenti sparsi a terra. Sui sassi all’interno della ex cappella sono visibili alcune tracce di sangue.

Ora si cerca un uomo, che era con la ragazza in base ad alcune testimonianze: i militari dell’Arma hanno chiesto informazioni nei bar e nei supermercati della zona su una coppia che la scorsa settimana era stata notata tra i comuni di La Salle e Arvier. La gente del posto ha anche segnalato la presenza, proprio in quei giorni, di un furgoncino camperizzato di colore rosso/bordeaux, che era parcheggiato sulla strada statale 26, all’imbocco del sentiero che porta al villaggio abbandonato. E’ una delle piste, ma non l’unica, che stanno battendo gli inquirenti. Sono state acquisite e visionate le immagini registrate dalle numerose telecamere di videosorveglianza installate nella zona tra Aosta e Courmayeur: in quei fotogrammi si cerca di individuare il furgone e, soprattutto, di rilevare la targa del mezzo per poter risalire al proprietario e al guidatore.

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