Una delle due cooperative che riunisce i tassisti bolognesi, ha sospeso per una settimana il tassista che da mesi fa parlare di sé perché pubblica sui social i suoi guadagni giornalieri e segnala i suoi colleghi che non vogliono essere pagati tramite pos. Come ricostruisce il Corriere di Bologna, il tassista era stato ascoltato il 2 novembre dopo le segnalazioni da parte dei colleghi che lo accusavano di aver leso l’onorabilità della cooperativa. Dopo oltre un mese è arrivata la sanzione: una sospensione di sette giorni.
Nei mesi scorsi il tassista si è ritrovato con le gomme del taxi a terra e si era visto recapitare delle lettere di minacce. L’ultimo momento di frizione è stato nei giorni scorsi quando è stato escluso dal corso di aggiornamento per i tassisti volontari che hanno un defibrillatore a bordo. Sulle auto bianche bolognesi ce ne sono 18 con 27 autisti formati ad usarli, fra cui proprio il tassista in questione. L’abilitazione va però rinnovata con un corso di aggiornamento biennale. Molti tassisti si sono rifiutati di fare il corso in sua compagnia e così la sua abilitazione a usare il defibrillatore è scaduta.
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