Ilaria Salis scarcerata a Budapest va ai domiciliari, pagati 40mila euro di cauzione

Dopo un anno, tre mesi e dieci giorni di detenzione, Ilaria Salis è stata trasferita agli arresti domiciliari giovedì scorso dalla prigione di Gyorskocsi utca a Budapest. Nell’appartamento dove ora risiede, le è stato applicato un braccialetto elettronico, come stabilito dalla corte d’appello che ha recentemente modificato la sua misura cautelare. Roberto Salis, padre dell’attivista, ha espresso sollievo per il rilascio della figlia, sperando che questo sia solo un passo temporaneo verso il suo ritorno in Italia. La svolta è avvenuta dopo che gli avvocati di Ilaria hanno ricevuto un bonifico di 16 milioni di fiorini (circa 40.000 euro) dall’Italia, che ha reso operativo il provvedimento dei giudici.

Nell’appartamento di Budapest, Roberto Salis ha preparato l’ambiente per permettere a Ilaria di partecipare alla campagna elettorale per il Parlamento europeo. Ilaria è candidata nelle liste di Alleanza Verdi-Sinistra. Durante i quindici mesi di detenzione, Ilaria ha potuto informarsi solo tramite i notiziari della TV ungherese e le poche notizie trasmesse dalla famiglia durante i colloqui. Ora, però, potrà seguire i canali italiani da casa. Un beneficio significativo della misura degli arresti domiciliari è che Ilaria non sarà più costretta a comparire in aula in catene. Già domani, alla nuova udienza del tribunale di Budapest, potrà presentarsi senza restrizioni fisiche. Questa concessione potrebbe essere stata influenzata dalla volontà di evitare ulteriori polemiche sul trattamento riservato a una detenuta straniera che è anche candidata alle elezioni europee.

Nell’udienza di domani, saranno ascoltati una vittima e due testimoni della prima aggressione imputata a Ilaria. La famiglia ha visitato Ilaria prima del trasferimento, trovandola in buone condizioni e motivata per la nuova fase della sua vita da imputata-candidata. Oltre a pianificare la sua difesa legale, Ilaria deve convincere gli elettori italiani a votare per lei e sta anche considerando la scrittura di un libro sulla sua esperienza, su proposta di alcune case editrici. La scarcerazione di Ilaria Salis è stata accolta con soddisfazione dai rappresentanti dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che hanno sottolineato l’importanza della mobilitazione per i diritti di Ilaria e di tutti. Hanno ribadito il loro impegno a riportarla in Italia e a Bruxelles come parlamentare europea per continuare la sua battaglia per i diritti umani.

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Filippo Limoncelli