L’imputato è morto da due anni, ma il processo va avanti. E l’anno scorso un’udienza è stata celebrata quando l’uomo era giù deceduto. La storia arriva dal tribunale di Velletri, in provincia di Roma.
Il procedimento riguardava una caso di truffa e circonvenzione di incapace che aveva portato alla sbarra un 40enne di Ferentino (Frosinone). I fatti risalgono tra il 2018 e il 2019. L’uomo in quel periodo stava scontando una pena alternativa a Valmontone che raggiungeva tutti i giorni con il treno. Durante i viaggi quotidiani, il 40enne di Ferentino aveva conosciuto una donna 62enne di Alatri con un deficit psichico che spesso prendeva il treno per andare a trovare un amico a Paliano. Tra i due era nata una sorta di amicizia e la donna aveva confidato all’uomo di avere una pensione ed una casa dove abitava con la figlia.
L’uomo, approfittando della situazione della donna, le aveva fatto credere di essere innamorato così da conquistare le sue simpatie. Così una mattina con i documenti alla mano l’aveva convinta ad accompagnarlo ad una banca di Valmontone e farle firmare un finanziamento di 10mila euro. Poi un giorno la donna era stata ritrovata mentre vagava in stato confusionale su una strada dopo aver passato una notte insieme al 40enne. Poco dopo è venuta fuori la storia del finanziamento e a quel punto la figlia della 62enne ha presentato una denuncia, da cui poi è scaturito il procedimento che ha portato a processo il 40enne.
La famiglia della vittima si è costituita parte civile. Giovedì scorso si è svolta l’udienza per ascoltare la dipendente della banca che aveva erogato il finanziamento. Ma all’inizio della sua testimonianza la donna ha riferito che era venuta a conoscenza che l’imputato fosse morto. Tutti in aula, compreso il giudice e gli avvocati, non ne sapevano nulla. Nel corso dell’udienza sono stati avviati gli accertamenti attraverso l’anagrafe dei Comuni di Ferentino e Valmontone: l’imputato era deceduto nel 2021. Il procedimento penale a suo carico però era andato avanti, tanto che l’anno scorso, quando l’imputato era già morto, si era svolta anche un’udienza. Il giudice quindi non ha potuto fare altro che dichiarare estinto il reato.
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