Scade oggi “il termine per il versamento della seconda rata dell’Imu, la patrimoniale sugli immobili da 22 miliardi di euro l’anno”. Lo ricorda la Confedilizia, sottolineando che “il versamento deve essere eseguito a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata corrisposta, sulla base, di norma, delle delibere pubblicate alla data del 28 ottobre 2023 nel sito Internet delle Finanze”.
Per l’associazione “in oltre 200 Comuni, tuttavia, vi è il rischio che alla prima rata di giugno e alla seconda di dicembre se ne aggiunga una terza il 29 febbraio 2024 a causa di un emendamento al disegno di legge di bilancio che concede ulteriore tempo alle amministrazioni locali che non hanno provveduto a trasmettere nei termini alle Finanze la delibera di approvazione delle aliquote.
Imu, gli esentati dal pagamento della tassa
La scadenza Imu – aggiunge la Confederazione – presenta quest’anno un’importante novità, derivante dalla legge di bilancio dello scorso anno: dal 2023, infatti, sono esentati dal pagamento dell’Imu gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di “violazione di domicilio” e “invasione di terreni o edifici” o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. La normativa prevede che il soggetto passivo comunichi al Comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa quando cessa il diritto all’esenzione.
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