Incendi in Sardegna, C’è la mano dell’uomo dietro alla maggior parte degli incendi che nella giornata di ieri, domenica 6 agosto, hanno devastato mezza Sardegna. Centinaia gli ettari andati in fumo e almeno 600 persone evacuate da abitazioni e resort. C’è stato anche un fuggi fuggi dalle spiagge minacciate dalle fiamme.
La natura dolosa è stata accertata dagli agenti della Forestale per alcuni roghi divampati nel sud dell’Isola e a Gairo in provincia di Nuoro. Sono stati trovati degli inneschi che testimoniano l’azione volontaria da parte, finora, di ignoti. Il resto lo ha fatto la tempesta di maestrale che ha alimentato il fuoco costringendo l’impiego di una imponente task force di elicotteri e canadair.
A Gairo, secondo quanto accertato dagli investigatori della Forestale, l’incendio è stato appiccato poco prima delle 20, nel momento in cui il vento di maestrale ha raggiunto la massima intensità della giornata. In fumo una cinquantina di ettari tra bassa macchia mediterranea, pascolo e una piccolissima porzione di bosco, salvato fortunatamente dalle squadre a terra. Diversi inneschi sono stati trovati al di sopra dei canali di guardia, costruiti come opere di difesa idrogeologica sopra il paese. ù
Ancora incerta, invece, la natura dell’incendio scoppiato nei centri costieri di Posada e Siniscola, sulla costa nord orientale dell’Isola, dove sono state evacuate almeno 600 persone. Un rogo che ha provocato danni gravissimi: 400 ettari distrutti dal fuoco tra le borgate disseminate di case sparse, aziende agricole e attività turistiche. Le fiamme sono arrivate a ridosso delle abitazioni sulla costa, tra Monte Longu e San Giovanni di Posada. Le fiamme sono partite intorno alle 14 di ieri dall’entroterra, poi spinte dal maestrale lungo la costa.
Le indagini sono affidate al Nucleo investigativo provinciale del Corpo forestale (Nipas), supportato dal Nucleo regionale (Niar). Tutti gli atti saranno trasmessi alle procure di Nuoro e Lanusei competenti la prima per i territori di Posada e Siniscola, la seconda per Gairo.
Sale a quattro il bilancio dei feriti negli incendi. Nel gigantesco rogo scoppiato tra Posada e Siniscola, oltre al pensionato travolto dallo scoppio di una bombola e all’anziana di 78 anni rimasta ustionata alle braccia e alle gambe a San Giovanni di Posada, un 23enne di Siniscola è rimasto intossicato. Il giovane ha riportato un’insufficienza respiratoria acuta a causa del fumo sprigionato dalle fiamme ed è stato trasferito con l’elisoccorso del 118 all’ospedale San Francesco di Nuoro in codice rosso.
“Ho dato mandato al Corpo Forestale Regionale di intensificare le indagini su tutto il territorio per individuare ed assicurare alla giustizia i responsabili”. Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas sulla situazione critica che l’isola sta vivendo sul fronte incendi. Il governatore – si legge in una nota – “costantemente in contatto con la sala operativa della Protezione Civile e con i Sindaci dei Comuni coinvolti dai roghi, esprime la propria ferma condanna verso gli autori di questo nuovo scempio criminale consumato a danno del patrimonio ambientale sardo, e manifesta la propria vicinanza alle popolazioni colpite, agli amministratori, a tutti gli uomini e le donne che in queste ore drammatiche si stanno prodigando per fronteggiare l’emergenza”.
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