Un casolare interamente trasformato in serra per la produzione di marijuana con il sequestro di 650 piante di canapa e di decine di sacchi in plastica pieni di prodotto già essiccato per un peso totale di più di 30 chili.
E’ quanto sequestrato dai carabinieri nelle campagne di Castel Bolognese, nel Ravennate, in seguito a un incendio divampato alcune settimane fa. Il casale, anonimo, apparentemente abbandonato e posizionato lontano da occhi indiscreti, si prestava molto bene per la coltivazione illecita.
L’incendio, scoppiato per cause in via di accertamento, ha però fatto giungere sul luogo una squadra dei vigili del Fuoco di Faenza la quale, una volta scoperta la destinazione d’uso dell’immobile, ha informato l’Arma. Il successivo sopralluogo ha permesso ai militari di trovare grandi quantità di canapa indiana in tutti gli stadi di coltivazione: dai semi messi a germogliare, alle piante adulte già attecchite.
La coltivazione clandestina veniva garantita grazie ad attrezzature professionali per il controllo della temperatura, l’areazione forzata e l’illuminazione della coltivazione. L’energia elettrica a la corretta irrigazione dell’intero impianto, era assicurata da un sistema di generatori e di autoclave. Le indagini ora proseguono per accertare i responsabili della coltivazione dello stupefacente che una volta immesso sul mercato clandestino avrebbe potuto garantire profitti per centinaia di miglia di euro
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