Due persone sono morte in un incidente stradale tra cinque auto su un tratto della strada statale 162. L’arteria è provvisoriamente chiusa al transito, in entrambe le direzioni, all’altezza del km 6,800, nel territorio comunale di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli.
Verso le 5 di questa mattina, sabato 4 marzo, i Carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna sono intervenuti sulla strada statale 162 direzione Cercola – Sant’Anastasia per un incidente stradale. In una Fiat 500 l’autista – una ragazza attualmente in prognosi riservata e in pericolo di vita ricoverata all’ospedale Monaldi di Napoli – e la 30enne passeggera deceduta sul colpo. In una Citroen C4 c’era un 27enne, morto nell’Ospedale del mare. In altre 3 auto c’erano solo gli autisti e loro sono ricoverati al Policlinico ma non sono in pericolo di vita.
La dinamica dell’incidente è tuttora da chiarire. Indagini in corso da parte dei Carabinieri di Castello, della stazione di Sant’Anastasia e dei militari del nucleo investigativo sezione rilievi del gruppo di Castello di Cisterna.
Nei primi due mesi del nuovo anno, sono morti in Italia 87 pedoni, 64 uomini e 23 donne, 70 italiani e 17 stranieri, in netto aumento rispetto ai dati del primo bimestre 2022, quando avevano perso la vita 58 persone, secondo la stima preliminare Asaps, l’Associazione sostenitori Polstrada. Il numero più elevato di decessi (51) è avvenuto a gennaio: i dati sono comunque provvisori e non ricomprendono i decessi avvenuti negli ospedali a distanza di tempo. Quattro vittime avevano meno di 18 anni (il più piccolo quattro), 49 un’età tra i 18 e i 64 anni, 34 oltre i 65 anni, con una donna di 95 anni morta sulle strisce pedonali a Milano.
Grave la situazione sul fronte “pirateria” stradale: in 12 sinistri il conducente è fuggito e in un caso era minorenne. La regione più a rischio per i pedoni è il Lazio con 19 decessi, di cui 12 solo nel comune di Roma, seguita dalla Lombardia con dieci ed Emilia-Romagna con 9. Asaps ha rilevato 80 casi in cui il pedone è stato ricoverato in codice rosso nelle rianimazioni e nei reparti di terapia intensiva.
“Sono numerosi – spiega il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – gli incidenti provocati dalla guida distratta, quella che fa dire al conducente ‘non l’ho visto’. Gli organi di polizia stradale chiedono i tabulati previo nulla osta dell’autorità giudiziaria per scoprire che il conducente stava massaggiando o chattando. Abbiamo esaminato in almeno il 20% dei decessi questa causa, spesso provocata dalla ‘sbornia del terzo millennio’, cioè l’uso indiscriminato del cellulare alla guida, soprattutto nella messaggistica istantanea e nelle dirette sui social. Da anni chiediamo l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’uso del cellulare alla guida, con la sospensione della patente alla prima violazione, e chiediamo che questo comportamento sia inserito nelle aggravanti specifiche dei reati di lesioni personali stradali e omicidio stradale. E serve maggiore attività di controllo repressivo sulle strade, visto che le norme prevedono ben otto punti decurtati dalla patente in caso di mancata precedenza”.
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