Dalle larve di verme della farina minore (Alphitobius diaperinus) al grillo domestico (Acheta domesticus, ultimo ad essere autorizzato in Europa, dal 1 febbraio) congelati, essiccati e in polvere sono in arrivo sulle tavole dopo l’autorizzazione concessa dall’Unione Europea.
Farine di insetti che saranno (sono) presenti in una serie di alimenti come chips, pane, panini, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato. Ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre.
Siamo a un punto di svolta nella lunga tradizione gastronomica occidentale? Intanto dobbiamo registrare l’ostilità pressoché unanime delle associazioni di categoria, svelte a identificarsi con la posizione di attesa diffidente da parte della stragrande maggioranza dei consumatori italiani (ma fino a una trentina di anni fa quanti giuravano che mai avrebbero messo piede in un ristorante cinese?).
Sugli insetti a tavola, Matteo Salvini, al solito, fu nel 2015 categorico: “L’Ue vada a farsi fottere“. E del resto è difficile che gli scettici possano assaporare il gusto della farina di grillo, descritto come ottimo, con un leggero richiamo alla nocciola. Che si sposa bene con molti ingredienti, anche dei piatti più tradizionali. Al diffidente interesserà sapere che in più è molto nutriente, con oltre 65% di proteine complete, composte da tutti i nove amminoacidi essenziali?
Si saldano, nella percezione comune più immediata di cui un esibito sentimento di ripugnanza è il collante, due preoccupazioni.
Da un lato una certa innata forma di sospetto nei confronti del nuovo e dell’esotico perturbante. Dall’altro i timori radicati, benché generici, di ordine igienico-sanitario. Farà male aggiungere gli insetti alla normale dieta?
Da questo punto di vista il focus è sui potenziali rischi allergici dei nuovi consumatori. Lo scorso anno, ricorda la Coldiretti, era arrivato il via libera anche alla larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e alle cavallette (Locusta migratoria) per uso alimentare umano, alimenti che hanno ricevuto l’autorizzazione dall’Efsa, l’autorità alimentare Europea (leggi qui il Regolamento Ue dedicato), pur rilevando come precisa la Coldiretti, possibili reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere.
I test hanno dimostrato effetti minimi su persone fortemente allergiche: in ogni caso, l’etichetta conterrà l’avviso agli allergici un po’ come succede con le farine contenenti glutine per i celiaci.
Mentre in Italia la scoperta di questi cibi negli iper ha sollevato già dibattito, dallo spazio Samantha Cristoforetti lancia una sorta di endorsement a questa che definisce “la nuova frontiera del food” scartando una barretta grillo-mirtillo.
“Sapevate che oltre due miliardi di persone nel mondo mangiano insetti? In molti Paesi gli insetti sono stati consumati e dati da mangiare agli animali da allevamento per secoli. Alcune specie sono addirittura considerate prelibatezze”, dice AstroSam in una clip su TikTok, che ha sollevato grande dibattito tra i follower con commenti non sempre benevoli per questa scelta e facendo diventare il video di tendenza su Twitter.
“Se trattati in modo sicuro e nel rispetto del loro benessere – aggiunge l’astronauta – gli insetti possono essere una fonte di cibo ricca di nutrienti ecologicamente sostenibile. In Europa grilli, vermi e cavallette sono considerati nuovi alimenti che possono essere mangiati. Per esempio questa barretta al mirtillo è con farina di grillo. Perchè qualche volta non provate gli insetti? Fanno bene a voi e al Pianeta”.