Il burqa nella testa. Insultate per il burqini in piscina nell’hotel di Sciacca: “Chissà che nascondono là sotto”

“Chissà che nascondete là sotto”. Si sono sentite dire anche questo due giovani turiste inglesi di religione musulmana che, rispettando la loro religione, volevano fare il bagno in burqini. Le due ragazze sono state difese dal direttore dell’hotel “Mangia’s Torre del Barone” e hanno anche fatto una denuncia ai carabinieri della compagnia di Sciacca per diffamazione e molestie.

“Condanniamo fermamente ogni episodio di razzismo”, dice il direttore dell’albergo Keswan Monien, originario delle Mauritius, commentando la vicenda, pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia, che ha visto due ospiti dell’albergo aggredire verbalmente, due sorelle londinesi di 19 e 25 anni di religione musulmana, perchè avrebbero voluto fare il bagno in piscina indossando il burqini, il tipico costume che copre quasi interamente il corpo, testa compresa.

Le due giovani sono state additate da altri due ospiti dell’albergo, entrambi italiani ma residenti rispettivamente in Svizzera e in Germania, e accusate di non rispettare le usanze occidentali. I due uomini hanno sostenuto che il costume da bagno delle due turiste non garantiva l’igiene e che nulla impediva di sospettare che, in realtà, sotto il burqini nascondessero qualcos’altro.

Un’altra cliente dell’albergo si è inserita nella discussione, prendendo le difese delle due ragazze le quali, nel frattempo, erano visibilmente agitate. È intervenuto prontamente il personale dell’hotel per riportare la calma. “Sono stato io stesso a telefonare ai carabinieri”, dice oggi il direttore Monien, originario delle Mauritius.

“Quello che è accaduto è un fatto gravissimo, non era mai successo, non esiste la distinzione di razza e di religione né tra i clienti, né tra i dipendenti”. Anche il proprietario del complesso alberghiero, Marcello Mangia, ha fatto sapere che aveva invitato ad andare via i due turisti che invece sono rimasti sino alla fine del loro soggiorno.

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Warsamé Dini Casali