Deficienti, spesso giovani, che per provare una qualche forma di svago mettono in pericolo la vita altrui. Nelle ultime settimane sono vari i casi, in un’Italia che si domanda, ancora nel 2024, come siano possibili certe follie.
Sassi dal cavalcavia
A fine dicembre c’è stato il caso dei sassi lanciati dal cavalcavia. Sì, ancora. Due i denunciati, entrambi quindicenni. Sassi lanciati dal cavalcavia di via del Mare, a Misano Adriatico (Rimini), contro le auto in transito. Il tutto poi ripreso col telefonino e postato sui social. A far scattare le indagini, le denunce presentate da tre cittadini, i quali, in occasioni diverse, avevano raccontato di essere stati colpiti da sassi dopo essere transitati attraverso il sottopasso. I danneggiamenti principalmente parabrezza e carrozzeria delle vetture coinvolte. Secondo le indagini svolte dai carabinieri, i due minorenni avevano già compiuto una medisima azione.
Cavo teso in strada a Milano
Nuovo anno e nuova storia. Il cavo d’acciaio teso in una strada di Milano, in viale Toscana. Fortunatamente, anche in questa occasione, nessun ferito. Questa volta in manette è finito un 24enne. “Mi annoiavo, era una bravata”, si sarebbe così giustificato durante il primo interrogatorio dopo l’arresto. Nelle ore successive sono stati fermati anche due suoi complici, un 18enne e un minorenne.
Il sabotaggio della seggiovia a Cervinia
Ultimo, il sabotaggio della seggiovia di Cielo alto di Cervinia. Al momento l’ipotesi di reato formulata è di danneggiamento e gli inquirenti procedono a carico di ignoti. Sarebbe stato usato un flessibile per danneggiare una fune in acciaio di un impianto di risalita sulle piste da sci. Impianto che può trasportare fino a 1.200 persone l’ora.