L’Italia è ormai un multificio. Evidente l’impennata delle contravvenzioni: un bottino complessivo di 1,5 miliardi di euro. Denaro finito nelle casse dei Comuni. Milano, Roma e Firenze in testa alla classifica degli incassi annuali: 147 milioni di euro per il capoluogo lombardo, 138 per la capitale d’Italia, 71 per Firenze. Giù dal podio Genova, quarta con 35,2 milioni. Quinta Bologna (31,6), sesta Napoli (22,1), settima Padova (21,3), ottava Verona (20,6). Dati certificati dalla società tecnologica “Facile.it” (1.000 dipendenti, 3 sedi principali più vari negozi) nel suo ultimo e recente report. Numeri ricavati dalla rilevazione telematica degli incassi fatta dal Siope (Sistema informatico delle operazioni degli enti pubblici), gestione Banca d’Italia.
Firenze è la più “costosa” con 198 euro di multe pro-capite. Al secondo posto Rieti (166), al terzo Siena (134). Ai piedi del podio si trova Potenza (121) e quinta Milano (108). A Firenze hanno respinto l’accusa di “avidità” ricordando che “ogni giorno Fire se raddoppia la propria popolazione: entrano 250 mila veicoli e analizzando le multe si evidenzia che meno del 20% sono elevate a fiorentini, il resto a non residenti”.
Anche i piccoli comuni, quelli cioè con meno di 1.000 residenti, hanno incassato di più da multe per la violazione del codice della Strada. Ha perso il podio Colle Santa Lucia (Belluno) che ha ceduto la prima posizione a Carrodano Val di Tara (La Spezia), 464 abitanti e quasi 1 milione di incasso. Il piccolo comune bellunese di 345 abitanti registra un incasso di 747.000 euro e scende al secondo posto. Al terzo posto un altro piccolo comune in provincia di Rovigo. Si tratta di Canda, 823 abitanti ed un incasso di 426.000 euro.
Il Codice della Strada – in attesa della nuova versione riformata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini – chiarisce bene quali siano gli obblighi dei sindaci e cioè: i soldi devono essere reinvestiti al 50% nelle strade. Sono in corso controlli per verificare la corretta destinazione degli incassi fatti con le multe.
Ci si chiederà: ma esiste un rapporto tra sanzioni e incidenti stradali? Gli ultimi dati Istat disponibili dimostrano che le città del Centro-Nord registrano i tassi di mortalità più alti. Consideriamo i grandi Comuni e le 14 città che ricadono sotto questa definizione: Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Catania. Gli incidenti sono stati più di 43.000, vuol dire il 26% del totale; e pesano più degli abitanti (che sfiorano il 16%).
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