Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa dall’occupazione dell’hotel Astor di Firenze. Il procuratore Filippo Spiezia, in una conferenza stampa al palazzo di giustizia di Firenze che si è tenuta ieri, venerdì 7 giugno ad un anno dalla sparizione della bambina, ha spiegato: “Crediamo che la scomparsa di Kata sia il frutto dell’attuazione di un piano ben organizzato e non di un’attività estemporanea. La procura segue quattro piste: la prima quella del traffico di droga, poi il racket delle stanze all’ex hotel Astor, vicenda che sta a monte della scomparsa per cui la procura ha esercitato l’azione penale, la pista dello scambio di persona di Kata con l’amichetta e quella a sfondo sessuale”.
“A un anno dalla scomparsa di Kata, la bimba peruviana sparita nel nulla dall’ex hotel Astor, le indagini continuano non si sono mai interrotte” ha detto ancora il procuratore. Che ha aggiunto: “Abbiamo continuato a coltivare nuove piste investigative ma abbiamo anche proceduto a una rilettura, che è ancora in corso tra l’altro, di ampi materiali investigativi che sono stati raccolti nella prima fase delle indagini. Questo perché con una maggiore familiarità di voci e volti di persone oggi è possibile valorizzare dettagli che nella prima fase delle indagini erano stati ritenuti meno significativi. L’indagine rimane altamente complessa e ciò deriva dalla circostanza che la notizia della scomparsa della minore è arrivata alle autorità di polizia con un gap temporale rispetto a quanto riteniamo sia avvenuta la presunta scomparsa”.