Fa kitesurf con gli amici, muore in mare. Un uomo di 55 anni di Molfetta è morto in mare a Porto Cesareo mentre insieme con un gruppo di amici stava praticando il kitesurf nello specchio d’acqua in località Le Dune.
E’ stato il personale dello stabilimento Le Dune a soccorrerlo per primo con il defibrillatore e una bombola di ossigeno. Ma i tentativi di rianimarlo in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118 sono stati vani. Sul posto per i rilievi è giunta la Capitaneria di Porto. L’uomo è morto per un malore.
Il kitesurf è uno sport velico, nato nel 1999 come variante al surf. Consiste nel farsi trainare da un aquilone (“kite” in inglese), che usa il vento come propulsore e che viene manovrato attraverso una barra collegata al kite da quattro o cinque cavi sottili, lunghi tra i 22 e i 27 m. L’uso di aquiloni per trainare oggetti o persone è una pratica che risale al 1200, in Cina. In occidente, tra il 1820 e il 1830, un insegnante inglese con la passione per le invenzioni usò un aquilone a 4 cavi di sua progettazione per farsi trainare a bordo di una carrozza nelle campagne di Bristol.
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