Anche il Tar ha negato il porto d’armi a un commerciante di Lodi, proprietario di un bar e di una tabaccheria, che ne aveva fatto richiesta spiegando di girare con molto contante e di volersi tutelare da eventuali rapine mentre sposta l’incasso dalle sue attività alla banca.
“Può evitare lo spostamento di denaro contante servendosi dei più moderni mezzi di pagamento”, si legge nelle motivazioni del Tar.
Che ha quindi confermato quanto aveva già stabilito la Prefettura di Lodi, che sulla base di un parere della Questura, gliel’aveva negato dato che nel territorio non c’è un particolare rischio di rapine. Proprio in seguito al primo rifiuto della Prefettura, il commerciante aveva fatto ricorso al Tar della Lombardia che ha confermato il diniego.
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