Blitz di un gruppo di attivisti intorno alle 12 a Roma in piazza di Spagna. Tre persone, due uomini e una donna, hanno versato del liquido nero a base di carbone vegetale nella fontana della Barcaccia, dello scultore Pietro Bernini, padre di Gian Lorenzo.
I tre, che potrebbero appartenere al gruppo Ultima Generazione, sono stati fermati dai carabinieri del Nucleo informativo e dal personale della polizia di Roma Capitale. La loro posizione è ora al vaglio, rischiano la denuncia per danneggiamento.
“Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge – affermano – è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo.
Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C.
Questo significa che gli eventi estremi renderanno inabitabili le nostre terre. Significa che desertificazione e siccità aumenteranno vertiginosamente, causando migrazioni incontrollate. Significa che collasseranno tutti i nostri equilibri, economici e sociali.
C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili”.
“Con questa azione – concludono – vogliamo chiedere al governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte”.
“Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si è recato in piazza di Spagna: “Sono atti sbagliati – ha commentato -, non bisogna colpire il nostro patrimonio.
Siamo una città fortemente impegnata sul piano ambientale, vogliamo raggiungere la neutralità climatica. Condividiamo i temi della sensibilizzazione dei cittadini sul rischio dei mutamenti climatici ma questo non è il metodo giusto. Non è rischiando di danneggiare il nostro patrimonio che si aiuta l’ambiente”.
“E’ giusto ascoltare i giovani, e questi tra l’altro non erano giovani stiamo parlando di ultra trentacinquenni – ha aggiunto – Sono atti del tutto inutili. Anche ambientalmente pulire non è positivo: a Firenze hanno dovuto usare 5.000 litri d’acqua, ora vediamo qui a Roma cosa servirà. Qui con me c’è la soprintendenza, Acea, la Polizia locale.
Gli autori di questo atto sono stati fermati, peraltro sono anche entrati nella fontana, il che è molto pericoloso per la fontana stessa. Non bisogna fare queste cose: sono sbagliate, stupide e dannose. Devono pagare i danni di tasca loro? Ora bisogna agire rapidamente: svuotare e ripulire – ha risposto il sindaco – . Poi si valuterà. Queste persone dovranno rispondere di quanto hanno fatto. Un atto illegale, dannoso e sbagliatissimo.
E’ giusto che rispondano sulla base della legge e bisogna essere severi. Noi diciamo ai giovani: noi siamo disponibili ad ascoltare tutti quelli che vogliono combattere i mutamenti climatici, siamo in prima linea ma non è così che si ottengono i risultati. Incontriamoci, parliamo come rafforzare l’impegno contro l’uso dei combustibili fossili. Ma non così”.
“L’ennesimo, gravissimo, episodio di questa mattina che ha colpito uno dei monumenti simbolo di Roma, la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c’entra assolutamente nulla con la tutela dell’ambiente”.
Lo ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo quanto accaduto alla Barcaccia in Piazza di Spagna. “Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente”