“Mi hanno sparato due volte, all’inizio e alla fine della lezione. Sono uscita piangendo, solo un allievo mi ha chiesto scusa. Denuncio tutti”. A parlare, intervistata da Repubblica, è Maria Luisa Finatti, la professoressa di Scienze e Biologia all’Itis Marchesini di Rovigo, che a ottobre era stata colpita dai suoi allievi con un fucile ad aria compressa.
La donna era stata ferita all’occhio e alla testa. La professoressa ha spiegato che ha querelato tutta la classe “per difendere la mia dignità e quella dei miei colleghi, ma soprattutto perché è stato oltrepassato un confine”.
“Hanno avuto il coraggio di spararmi per ben due volte, una all’inizio della lezione e poi anche alla fine. Quattro o cinque pallini, mi hanno colpito allo zigomo. E tutto per cosa? Per guadagnare follower su Instagram e TikTok. Sono uscita dall’aula piangendo”.
“I genitori – continua – dovrebbero essere nostri alleati, invece sono totalmente schierati con i figli. Lo reputo un atteggiamento molto grave”. Per quanto riguarda lei, “non ho più insegnato in quella classe. Ma l’ansia c’è ancora, così come il timore di essere derisa. Quando entro a scuola non è più come prima, c’è sempre una certa angoscia”.
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