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La storia del tabaccaio che non vende più Gratta e Vinci: “Ho visto gente rovinarsi”

C’è un tabaccaio che rinuncia a una parte importante di guadagno per motivi etici: “Ho visto troppa gente rovinarsi con le sue mani. Mi rifiuto di continuare. Non vendo più Gratta e Vinci“. Si chiama Mario, 58 anni, titolare di una tabaccheria a Calcinelli di Colli al Metauro, in provincia di Pesaro. Ha raccontato la sua decisione al Resto del Carlino: “Soffrivo molto nel vedere diverse persone che azzardavano l’acquisto di un biglietto dietro l’altro, fino a giocarsi tutta la pensione o lo stipendio. Pensavo dentro di me che non avrei retto a lungo. Sicché, malgrado avessi un contratto con Lottomatica, ho detto basta e non ho più venduto Gratta e vinci. Da quel giorno mi sento sollevato e con la coscienza a posto. Non voglio guadagnare sulle sventure altrui”.

Il tabaccaio racconta d’aver visto “disoccupati tentare la fortuna con i ‘grattini’ e uscire dalla tabaccheria senza nemmeno i soldi per mangiare. Vecchiette che vivono con pensioni minime spendere tutto quello che avevano ritirato al mattino dalle poste. Alcuni colleghi mi criticano – aggiunge – e altri si compiacciono perché aumentano le vendite, ma per me la cosa più importante è avere la coscienza pulita. Sono consapevole che i clienti interessati ai ‘grattini’ li andranno a comprare nelle altre tabaccherie, ma non mi interessa”.

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