La procura di Modena ha indagato un ufficiale dell’Accademia militare per violenza privata, molestie e abuso di autorità. Secondo l’accusa avrebbe sottoposto alcuni palafranieri (personale di supporto logistico) delle scuderie, sia donne che uomini, ad atti punitivi e umilianti, come per esempio lavare frequentemente i genitali dei cavalli.
I fatti risalgono a due anni fa: la magistratura ordinaria si è attivata su segnalazione di quella militare di Verona, che procede in parallelo. Ci sarebbero frasi sessiste ed episodi di body shaming sempre, secondo l’accusa, da parte dello stesso ufficiale. Lo riferisce Repubblica e l’ANSA ha avuto conferma dell’indagine. L’ufficiale indagato risulta ancora operativo all’interno dell’Accademia di Modena, ma è stato trasferito ad altra mansione, sempre nell’ambito dello Stato Maggiore dell’Accademia. A segnalare i presunti episodi è stato il generale, comandante dell’Accademia, Davide Scalabrin, che ha raccolto internamente all’Accademia stessa le segnalazioni.
“Attenderemo gli sviluppi investigativi della magistratura e se dovesse avviare un procedimento penale a carico dell’istruttore Nsc, Nuovo Sindacato Carabinieri, Segreteria Regione Emilia Romagna, valuterà se costituirsi parte civile dando mandato ai propri legali”. Lo dice Giovanni Morgese, segretario regionale del sindacato in Emilia-Romagna, commentando l’indagine a carico di un ufficiale.
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