La Lega ha depositato alla Camera una proposta di legge per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 26 anni. L’iniziativa, presentata dal deputato della Lega Eugenio Zoffili, è stata annunciata sui social dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, che ha sottolineato i potenziali benefici in termini di educazione civica, disciplina e attenzione al prossimo.
Dettagli della proposta di legge
La proposta di legge, intitolata “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina”, prevede:
Durata e obbligatorietà:
- Sei mesi di servizio obbligatorio, sia civile che militare, per tutti i giovani italiani tra i 18 e i 26 anni.
Applicabile a entrambi i sessi.
Territorialità:
- Il servizio dovrà essere svolto esclusivamente in Italia, preferibilmente nella propria Regione di residenza o domicilio.
Priorità sarà data alla propria provincia per minimizzare gli spostamenti.
Eventuali spostamenti al di fuori della provincia saranno possibili solo su esplicita richiesta del cittadino e con l’autorizzazione delle autorità competenti.
Attività:
- I giovani potranno essere coinvolti in attività di salvataggio, protezione civile, pronto soccorso e protezione dei boschi.
Queste attività mirano a contribuire alla comunità locale e a fornire un’esperienza formativa e civica.
Motivazioni e obiettivi
Secondo Salvini, questa iniziativa rappresenta una forma di educazione civica al servizio della comunità che può avere effetti molto positivi in termini di:
- Disciplina personale.
Rispetto per se stessi e per gli altri.
Attenzione e contributo al bene comune.
Il progetto era stato anticipato da Salvini durante l’Adunata nazionale degli alpini a Vicenza e ora prende forma concreta con la proposta presentata da Zoffili, membro della commissione Difesa alla Camera.
Prossimi passi
Il disegno di legge ora dovrà essere esaminato dal Parlamento, e se approvato, verranno definiti i dettagli operativi e normativi per la sua attuazione. Il governo avrà il compito di disciplinare l’intero processo e assicurare che il servizio sia ben organizzato e utile sia per i giovani partecipanti che per le comunità locali.