La figlia dell’uomo ucciso a coltellate nel tardo pomeriggio di venerdì a Nizza Monferrato è in stato di fermo. Secondo l’accusa è stata lei ad avere ucciso il proprio padre, Akhyad Sulaev, 50 anni, dopo una lite. Almeno questa è la prima ricostruzione. La 19enne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ora è stata accompagnata in una struttura protetta, dove rimarrà in attesa dell’udienza di convalida.
“Ci maltrattava da tempo, era violento”. Lo hanno detto entrambe, prima la moglie del 50enne, poi la figlia. Maltrattamenti, quelli raccontati ai carabinieri dalla due donne, che avrebbero riguardato prima e soprattutto la consorte della vittima, poi anche la giovane figlia, ma non i tre fratelli più piccoli. L’uomo ieri si era licenziato e non sarebbe stata la prima volta che lasciava un lavoro all’improvviso, mettendo in difficoltà la famiglia, cecena, a quanto hanno riferito mamma e figlia. Anche per questo, secondo il loro racconto, era nata la lite, che aveva assunto toni e modi violenti, fino a che la ragazza lo aveva accoltellato. A dare l’allarme, chiamando i carabinieri, è stata una donna estranea alla famiglia, un’amica, che era impegnata a seguire i fratelli più piccoli per i compiti scolastici.
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