Lui era in malattia da 2 anni e gestiva però un bar, il suo medico invece gli forniva i certificati falsi per farlo assentare dal lavoro. Così due uomini, un medico di base e un dipendente di Poste Italiane, sono agli arresti domiciliari con l’accusa di aver rilasciato e utilizzato certificazioni mediche false, attestanti una malattia per giustificare una assenza dal lavoro lunga quasi due anni. Nei confronti del medico gli inquirenti ipotizzano anche il reato di corruzione, ritenendo che abbia ottenuto utilità in cambio del rilascio delle certificazioni mediche. Mentre il dipendente dovrà rispondere anche di truffa aggravata in danno della sua amministrazione, avendo percepito la retribuzione durante il periodo di falsa malattia.
Nel periodo di assenza dal lavoro, il dipendente di Poste gestiva anche un bar di Verbania, intestato al figlio e frequentato anche dal medico. Proprio da numerose segnalazioni sulla sua presenza nel locale nonostante lo stato di malattia dichiarato, oltre che dal ritrovamento a casa sua di numerosa corrispondenza non distribuita, sono scattate le indagini. Le indagini sono condotte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Verbania che stanno proseguendo negli accertamenti verificare se vi siano ulteriori posizioni sospette di altri assistiti dallo stesso medico. Le ordinanze di misura cautelare sono state emesse dal gip.
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